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Le parole della musica arrivano il 9 novembre

Teatro Rossini di PesaroDal rumore al suono, dal suono alla parola. L’evento speciale fuori abbonamento del 9 novembre al Teatro Rossini di Pesaro (Marche), ospitato nell’ambito del cartellone concertistico di Pesaro a cura dell’Ente Concerti (49° Stagione), si intitola “Le parole della musica – Soffio, suono, parola”.


Inizio alle 18. Un percorso uditivo in due tappe proposto dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana sul palco guidata da Marco Zuccarini, grazie al progetto 2008 Palcoscenico Marche Le parole della musica del Polo lirico-sinfonico M3-Marche Musica per il Mondo. Il programma di questo appuntamento si apre con un’opera originale su commissione della stessa Form affidata al compositore marchigiano Paolo Marzocchi, tra i più apprezzati dell’attuale panorama musicale italiano e non solo, per proseguire e concludersi con “Arianna a Nasso” (Ariadne auf Naxos) di Jiři Antonín (Georg) Benda.

L’opera originale di Paolo Marzocchi su commissione della Form (particolarmente attenta al recupero di autori marchigiani come Pergolesi, Rossini e Spontini, ma anche a promuovere nuovi compositori di talento), si intitola “L’albero” (per piccolo coro e orchestra) e trova la sua genesi nella poesia visiva “Logos” di Joseph Denize, poeta con il quale Marzocchi collabora da diversi anni.

A Pesaro, sarà eseguita dall’ensemble Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” (Maestro del Coro: David Crescenzi) e dalla Filarmonica Marchigiana, con la proiezione video a cura di Mariangela Malvaso. La poesia di Denize è formata da lettere bianche su fondo nero che visivamente restituiscono l’immagine di un albero fatto di lettere in una notte stellata. Gli elementi linguistici di questa “poesia muta” sono infatti scomposti in unità semplici, lettere, consonanti e vocali, disposti sulla pagina in modo da rappresentare un albero, le radici fatte di sibilanti e aspirate, il tronco e le foglie piene di vocali. Un “arbre à lettres” solo apparentemente muto, perché in realtà parla proprio attraverso la dimensione spaziale e visiva, incurante delle barriere dei linguaggi e prima ancora del senso.

– spiega il compositore pesarese Paolo Marzocchi parte dalle medesime premesse e si appoggia sulle stesse proprietà formali. Dal disordine, attraverso un’azione creatrice, nasce un ordine (suono). Dai suoni indeterminati, rumori, mormorii, battiti d’ali, fruscii di serpenti, piccoli passi di insetti, si eleva un soffio corale, un respiro sul quale si innestano – come i frutti o le foglie su un ramo di un albero – i suoni determinati, che cominciano ad espandersi e a formare delle geometrie armoniche in continua mutazione>.

Il video mostrerà la genesi dell’albero in tempo reale, in interazione con la musica. Da qui il successivo passo verso la parola del mito è breve e di sostanza. Il mito è quello di Arianna abbandonata da Teseo: storia di un amore intenso e avventuroso consumatosi tragicamente in un’isola deserta. Il melologo per due voci recitanti e orchestra “Arianna a Nasso” (Ariadne auf Naxos), del compositore boemo ingiustamente poco conosciuto Jiři Antonín (Georg) Benda, su testo di Johann Christian Brandes, è opera di raro ascolto in Italia.

Merita invece tutta l’attenzione possibile vista l’originale fusione fra musica e parlato che nel 1778, a tre anni dalla composizione, entusiasmò anche Mozart. Ammirabile soprattutto la perfetta simbiosi tra le sezioni del testo e il commento musicale, che serve a sottolineare l’efficacia drammatica dell’insieme, cui contribuisce una strumentazione espressiva dove si affianca agli archi in funzione assolutamente paritaria un’importante sezione di fiati (flauti, oboi, fagotti, corni e tromboni). L’opera riproposta da M3 nell’ambito del progetto “Le parole della musica” in una nuova versione italiana e in una moderna messa in scena, tenta di evidenziarne la forza espressiva e la sorprendente attualità del linguaggio. L’adattamento italiano è di Cristiano Veroli e Valentina Rosati, quest’ultima anche alla regia. Arianna è interpretata da Valeria Almerighi e Teseo da Luca Marinelli.

La scenografia multimediale è di Benito Leonori, i costumi di Virginia Gherardini. Il Polo lirico-sinfonico M3-Marche Musica per il Mondo che vede insieme Orchestra Regionale delle Marche, Associazione Sferisterio, Fondazione Teatro delle Muse, presenta il progetto 2008 Palcoscenico Marche Le parole della musica sostenuto da Regione Marche, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Provincia di Ancona, Provincia di Macerata, Comune di Macerata, Comune di Ancona con gli Assessorati alla Cultura di riferimento. La Stagione concertistica di Pesaro a cura dell’Ente Concerti di Pesaro prosegue fino all’8 maggio 2009 ed è realizzata in collaborazione con il Comune di Pesaro e il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Marche, Giunta Regionale, Assessorato alla Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio, Banca Marche.

Info biglietteria del Teatro Rossini 0721.387621, Ente Concerti 0721.32482 – www.enteconcerti.it.

Dall’ Ente Concerti Pesaro

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Mercoledì 5 novembre, 2008 
alle ore 15:27
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