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La Provincia di Pesaro-Urbino costretta a risarcire i danni provocati dai cinghiali

Cinghiale nel suo habitatLa sentenza della Cassazione che condanna la Provincia di Pesaro-Urbino al risarcimento dei danni causati da un cinghiale ad un automobilista, amplia e chiarisce le responsabilità degli Enti già obbligati al risarcimento di agricoltori e allevatori, comportando così senza dubbio un incremento possibile della spesa relativa ai costi della responsabilità verso i cittadini per i danni causati da animali selvatici, sempre se si continua a intervenire sull’emergenza e a non programmare.

E’ ormai tempo che tali questioni vengano affrontate con professionalità e nel modo giusto, secondo quello che i dati scientifici ci rilevano come possibile soluzione, la convivenza con gli animali selvatici, e con i cinghiali in particolare, deve essere gestita con strumenti efficaci, ovvero con un insieme di misure di prevenzione, che possano ridurre al minimo i costi per i danni della fauna selvatica alle cose, alle colture, ai terreni agricoli e alle attività zootecniche.

Queste misure di prevenzione devono essere sviluppate secondo quello che le ricerche scientifiche, non poche in materia, ci hanno rilevato negli ultimi anni e sviluppate a livello territoriale secondo le diverse esigenze e peculiarità. Esistono infatti diversi tipi di soluzioni che possono essere adottate, compreso, nelle aree più a rischio, l’utilizzo di particolari catarinfrangenti “dissuasori” per la fauna selvatica.

Inoltre vanno combattute tutte le pratiche che, direttamente o indirettamente, contribuiscono all’incremento delle popolazioni di cinghiale, comprese le sconsiderate ed irresponsabili immissioni che ancora vengono promosse nella nostra regione e la creazione di opportunità alimentari per l’animale a scopi venatori.
 
Ci vogliono, sostiene il WWF, veri e propri piani di prevenzione efficaci, a scala provinciale, che tendano a minimizzare le spese degli Enti per risarcimenti dei danni, partendo dal presupposto che si deve prevenire il problema e non continuare ad affrontarlo in emergenza , come si è soliti nel nostro paese, con soluzioni di crisi sempre più onerose economicamente e socialmente e che hanno alla fine una minore efficacia. La politica dell’indennizzo non riuscirà mai a coprire interamente l’entità dei danni e, d’altro canto, non fornirà da sola nel lungo termine una soluzione adeguata al problema.

dal WWF
 

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Venerdì 29 gennaio, 2010 
alle ore 20:45
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