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Proseguono le date della VII edizione dell’HangartFest a Pesaro

Dalla danza contemporanea al teatro danza, protagonisti i giovani autori marchigiani

L'edizione 2010 dell'HangartFestHangartFest, festival indipendente di Pesaro dedicato alla danza contemporanea e al teatro danza, ha aperto la settima edizione il 20 febbraio nel suo spazio teatrale alternativo, sito nel cuore della città, e prosegue con altre cinque date fino al 14 marzo. Originali performance risveglieranno dal torpore invernale e offriranno preziosi momenti da cogliere in silenzio, ascoltando il canto e la poesia, oppure da gustare lasciandosi coinvolgere attraverso lo sguardo, quando a parlare sarà il corpo tramite il gesto e il movimento.


Un attesissimo appuntamento per il pubblico affezionato e un’opportunità per tutti di conoscere la danza marchigiana; una manifestazione che offre alla città un arricchimento culturale di qualità e una vera e propria ventata di novità. La settima edizione di HangartFest presenta notevoli lavori contemporanei, con alcune prime assolute, e rinnova la sua collaborazione con AMAT, iniziata lo scorso anno, accogliendo il 13 e 14 marzo gli artisti di “Sotto a chi danza! tracce di danza d’autore dalle Marche”.
 
Grande successo per la prima serata di apertura sabato 20 febbraio con replica domenica 21 febbraio. Il pubblico ha accolto con entusiasmo la creazione di Michele Giovanelli, Libellule dentro scatole di ingranaggi, che ha colpito per l’efficacia del messaggio e la regia di linguaggi diversi, tra passi di danza e improvvisazione, video, musica e installazioni.

HangartFest prosegue Sabato 6 marzo (ore 21.00, replica domenica 7 marzo ore 18.30), è la volta di una serata composita, in cui si alternano diversi lavori di giovani performer e coreografi. Apre la serata “Essere creativo”, laboratorio coreografico che presenta cinque autori agli esordi: Elisa Dori, Serena Biondi, Raffaella Giagnolini, Francesca Amato e Ilaria Barzetti. Si deve ad HangartFest l’idea di questo contenitore creativo, che permettendo ai giovani di esprimersi e confrontarsi con la scena, così da scoprire il proprio talento artistico, si è dimostrato vincente ogni anno.

Il programma prosegue con altre quattro performance, di cui due prime assolute: Valeria Bin presenta il suo “Quello che rimane – ovvero quello che – è nel tempo immobile del traffico di una sera, un attimo che gira a vuoto intorno alla memoria, una domanda persistente e continua che non trova risposta. Quello che rimane è l’ultima parola, quella che sapevi già un attimo prima che venisse detta”. Su musiche di Stefano Ratchev e Mattia Carratello, è danzato da Ester Baffa e Irene Saltarelli.

Inedito anche Amor perdido di Annalisa Cioffi / Evidanse, su musiche di Pedro Flores e Laurie Anderson, con la collaborazione artistica di Jean-Claude Asquié e interpretato da Marika Amadori, Ilaria Barzetti e Lucia Lucarelli. Un interessante lavoro sulla possibile interpretazione delle tragedie quotidiane, con uno sguardo volutamente ironico sull’universo femminile, come dichiara l’autrice: “Amor perduto, so che vivi felice senza di me, felice con i suoi baci… Tre donne, la stessa esperienza. Quando l’amore diventa sofferenza, quando ci si illude di poterlo riconquistare e la collera è uno scudo al dolore, l’animo si accende e cerca nell’unione la forza di reagire. Una terapia di gruppo per cuori infranti, dall’esito incerto”.

Chiudono la serata due performance con La Luna Dance Company andati in scena lo scorso dicembre al Teatro Sperimentale di Ancona in occasione di una serata omaggio a Pina Bausch: Short message, coreografia di Simona Ficosecco, regia di Cristiano Marcelli, interpretato da Chiara Cingolani, Simona Ficosecco, Elisa Ricagni, su musiche di Louis Armstrong e Balanescu Quartet e Qualcosa che mi sta a cuore, coreografia e regia di Simona Ficosecco, assolo con Cristiana Taddei su musiche di Dizzy Gillespie.
 
Due brani che mantengono viva l’eredità straordinaria lasciata dalla grande coreografa tedesca al teatro danza, come scrive in una nota Cristiano Marcelli: “Ricordo di aver vagato in cerca di qualcosa da fare, una qualsiasi azione che mi aiutasse ad esprimere il mio cordoglio per l’idea di un mondo senza di te. Questa ricerca in realtà sarebbe durata circa sei mesi e questa serata ne è il risultato…”.

E ancora “Grazie al talento di Simona è stato possibile trasformare il fuoco sotterraneo che da tanti anni alimenta i nostri spettacoli in un incendio a cielo aperto, fuoco di gratitudine ed ammirazione, fuoco che ha i tuoi colori e le tue forme. Questa sera nelle coreografie di Simona riconoscerai oggetti, personaggi, musiche, atmosfere, ma sul palco non vedrai Malou, Dominique, Nazareth o Mariko. Vedrai i nostri allievi, il frutto di un lavoro appassionato che riempie la nostra vita.

Adulti e giovani che in nome dell’arte della danza dedicano molte ore al giorno all’emozione di esprimersi e crescere insieme, rinunciando al proprio tempo libero e spesso anche alla famiglia. No, non si tratta di professionisti. Sono studenti, collaboratrici domestiche, poliziotti, psicologi, infermieri, ma ti assicuro che la loro dedizione è altrettanto autentica. In fondo è proprio questo uno dei grandi insegnamenti che ci lasci, dimostrato dal tuo splendido Kontakthof: l’arte appartiene a tutti”.
 
HangartFest prosegue in collaborazione con AMAT, e presenta “Sotto a chi danza! tracce di danza d’autore dalle Marche”.

Scarica il calendario completo dell’HangartFest 2010 (formato Pdf)

da Alessandra Zanchi

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Sabato 6 marzo, 2010 
alle ore 9:40
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