Dieci perle e una marea di giochi di prestigio ad illuminare i campi di Marche ed Emilia Romagna. Se nelle prime sette giornate di serie B girone C è stato un Italservice Pesaro Five da stropicciarsi gli occhi, molti meriti sono suoi, dell’imperatore Cesar Tavoloni (nella foto).

L’italo-brasiliano che fa anche da allenatore pare in campo un ragazzino. Certo, si dice che la classe non è acqua e che rimane anche quando il fisico non regge più. Non è il suo caso, dal momento che la carta d’identità indica alla voce anno di nascita un ’71 col 7 sbiadito che pare un 8. Difficile fare da player-manager? Un po’, ma visti i risultati in campo non si direbbe proprio.

"Sta andando bene e l’auspicio è quello di continuare così – attacca Cesar Tavoloni che è al secondo anno di Pesaro Five -. So comunque che sarà difficile mantenersi in testa alla classifica di un campionato dove ci sono squadre forti, Reggiana e Civitanova su tutte. Noi però dobbiamo andare avanti a macinare gioco e risultati soprattutto in casa. A Soria non possiamo permetterci di perdere punti".

Se il messaggio non fosse chiaro, l’allenatore-giocatore del Pesaro Five lo spiega meglio così: "Io non guardo la classifica. Sabato abbiamo in casa nostra la Vigor Fabriano (ore 15, ndr) che va affrontata come fosse il Civitanova. Ricordo che l’anno scorso andammo a giocare contro una compagine che aveva un punto e a cui mancava il giocatore più forte. Mi pare fosse proprio il Fabriano. Insomma non entrammo in campo con la giusta determinazione e perdemmo giustamente. Non possiamo ripetere l’errore". Uomo avvisato…

In casa Italservice Pesaro Five la settimana è scivolata via con la solita allegria extracalcistica unita alla professionalità negli allenamenti. Tomasetto si è allenato quasi esclusivamente in palestra e piscina (la caviglia gli fa ancora male) ma contro la Vigor Fabriano ci sarà. Già, Tomasetto, uno dei nuovi. Che dice Tavoloni dei tre innesti estivi? "Si sono inseriti alla grande. Tomasetto e Deco già li conoscevo perché avevamo giocato assieme nella nazionale italiana. Casisa invece è stata una piacevole sorpresa. E’ una gran persona e un buonissimo calciatore che sta crescendo tanto. Ma tutti sono grandi uomini e ottimi elementi. Siamo proprio un bel gruppo e anche molto unito".

Difficile allenare e giocare contemporaneamente? "Un po’, a volte si può sbagliare qualche cambio. E’ dura pensare mentre si è in campo a rincorrere un pallone ma per ora sta andando bene. Di che anno sono? Del 1971. Se sono sicuro di non essere dell’81? Sì che sono sicuro. L’età è arrivata ma col lavoro e l’impegno settimanale ancora riesco a giocare". Errore di italiano… avrebbe dovuto dire "riesco ad illuminare".

Chapeau. Tutti in piedi (o in ginocchio, fate voi) per l’imperatore Cesar.

Info su www.pesarofive.it

Dal Pesaro Five