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Diserbante ai bordi delle strade, lettera a Regione e Provincia

Erba secca e ingiallita a metà aprile lungo la Strada Provinciale n.42E’ da poco che il mal tempo ha lasciato il nostro paese, e già si vedono prati e campagne in fiore. Ma quello che ha attirato l’attenzione di alcuni lettori è stato uno strano fenomeno di ingiallimento dell’erba ai bordi delle strade. Un evento particolare perchè coincide con il momento in cui la vegetazione cresce rigogliosa e verde. La motivazione è da ricercarsi nell’uso di disseccanti e diserbanti che le Province stanno utilizzando per evitare che ai bordi delle strade crescano essenze pericolose per la circolazione dei mezzi.

 
Di seguito pubblichiamo la lettera che il Coordinamento dei comitati per la difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano ha scritto a Regione Marche, Provincia di Pesaro-Urbino e autorità sanitarie.
 
Al Sig. Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Dott. Matteo Ricci
Ai signori consiglieri Provinciali
Al Sig. Presidente della Regione Marche Dott. Gian Mario Spacca
All’Assessore Regionale alla Sanità Dott. Almerino Mezzolani
Ai Sindaci-Autorità Sanitarie in indirizzo
 
Oggetto: irrorazione di diserbante contenente Glyphosate sui bordi stradali

Il Coordinamento dei comitati per la difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano ha di recente documentato i danni, dal punto di vista paesaggistico ed ambientale, derivati dall’uso di diserbante a base di Glyphosate da parte di Anas sui bordi stradali della Provincia.

E’ documentato che tali prodotti, il cui nome commerciale Anas non ha reso noto, seppure sollecitata dalla stampa, si basano sul principio attivo Glyphosate, brevettato da Monsanto, la quale è stata più volte accusata di avere falsato gli studi tecnici sull’impatto ambientale.

Il Glyphosate, inoltre, seppure in basse concentrazioni, ha comprovati effetti nocivi sia sugli animali che sulle persone (le quali lo assumono anch’esse col contatto alimentare).

E’ inoltre provato che l’uso di erbicida non solo rafforza le specie vegetali infestanti ma elimina la biodiversità, il danno arrecato quindi non è solo estetico ed immediato ma anche paesaggistico, economico, e a lunga ripercussione.

Peraltro si evidenzia come già la L.R. 15 luglio 1988 n. 25 – “Divieto dell’uso dei fitofarmaci nei centri abitati” prescriva, all’interno dei centri abitati delimitati dagli strumenti urbanistici vigenti, il divieto d’uso persino dei fitofarmaci che vengono utilizzati per prevenire i danni causati alle specie vegetali da insetti o altri parassiti. Va da se che, per estensione analogica, tale divieto dovrebbe riguardare, a maggior ragione, l’impiego dell’erbicida non selettivo in parola.

Il Coordinamento chiede perciò che le SS.VV. si attivino:
– per informare la cittadinanza circa il nome commerciale del prodotto usato per il diserbo, sue quantità e sua scheda tecnica
– per rendere noti eventuali controlli ambientali effettuati durante l’irrorazione che ne abbiano attestato la quantità e abbiano raccolto dati su dispersione nelle acque di scolo dei fossati e nell’ambiente circostante
– per intraprendere ogni eventuale provvedimento necessario alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente
– per garantire l’impegno di Anas ad abbandonare l’uso di prodotti chimici a favore della ripulitura meccanica più puntuale e selettiva.

LEGGI l’appello di Fabio Taffetani
(Botanico dell’Università Politecnica delle Marche, Ancona)

 
dal Coordinamento dei comitati di difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano

www.comitatinrete.it

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Giovedì 22 aprile, 2010 
alle ore 10:36
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