L’assemblea d’ateneo convocata giovedì 21 dall’Assemblea Permanente per il diritto allo studio e le rappresentanze di studenti e ricercatori è stata un grande momento collettivo che rilancia la mobilitazione universitaria. 400 persone si sono riunite nell’aula magna del Nuovo Magistero e, intervento dopo intervento, è emerso un quadro disastroso e allarmante.

 

L’attacco del Governo all’università va di pari passo con una destrutturazione del diritto allo studio che, ad oggi, la Regione Marche non sembra aver intenzione di arginare. Le varie istanze rivendicate, da quella della copertura delle borse di studio fino a quella del contratto dei ricercatori passando per il diritto dei disabili a vivere dignitosamente l’università, mostrano chiaramente come oggi siano sotto attacco i diritti e la dignità di tutte le categorie più deboli del mondo universitario.

Per questo l’assemblea ha rilanciato un incontro organizzativo per costruire le tappe di una protesta che proseguirà con determinazione. Uno dei primi appuntamenti sarà una grande manifestazione regionale ad Ancona (data da definirsi) il cui obiettivo dichiarato è mettere la Regione Marche di fronte alle proprie responsabilità e chiedere i finanziamenti adeguati alla copertura delle borse di studio, alla messa in sicurezza delle residenze universitarie e alla fornitura di tutti quei servizi aggiuntivi di cui necessita la componente studentesca.

L’assemblea ribadisce inoltre la propria contrarietà ad una riorganizzazione dell’ERSU che esclude di fatto la rappresentanza studentesca dagli spazi decisionali. In conclusione l’assemblea si dichiara parte integrante del movimento universitario nazionale e aderisce quindi alle manifestazioni nazionali indette per il 17 novembre (international students day) e il 27 novembre (FLC). I diritti non si “meritano”, si conquistano!
 
dall’Assemblea Permanente Urbino