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Ad Urbino primo bilancio dopo due anni di lavoro sul bullismo

Dopo due anni di lavoro è arrivato il momento di fare un bilancio. A Urbino mercoledì 10 novembre 2010, alle ore 16.00, nella Sala Castellani del Collegio Raffaello (Piazza della Repubblica) si tiene un incontro per illustrare quanto realizzato con il progetto sul bullismo, l’intercultura e la prevenzione dei disagi giovanili attivato dall’Ambito Territoriale Sociale IV di Urbino.
 

Il lavoro finanziato dalla Regione Marche ha coinvolto i nove Comuni che fanno riferimento all’Ambito e si è avvalso della collaborazione dell’Università degli Studi “Carlo Bo”, del Teatro “Aenigma”, del Commissariato di Polizia di Urbino, degli Istituti Comprensivi e Superiori del territorio. Il progetto è da poco entrato nel terzo anno di attività, ma i responsabili dell’iniziativa hanno sentito il bisogno di confrontarsi sui risultati fin qui raggiunti. 

Aprirà i lavori Maria Clara Muci, Presidente del Comitato dei Sindaco Ambito Territoriale Sociale IV. Interverranno Vito Minoia, Presidente dell’Associazione “Aenigma”, Romina Mascioli, Animatrice della medesima Associazione, Carmen Belacchi del Dipartimento Psicologia / Territorio dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e alcuni docenti che hanno preso parte al progetto. Alle ore 18.00 inizierà il dibattito. La chiusura dei lavori è prevista per le ore 19.00 circa. Al Coordinatore dell’Ambito Territoriale di Urbino Piero Fraternale sarà affidato il compito di moderare l’intero incontro.

“Il progetto sul bullismo - ricorda l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Urbino Maria Clara Muci – era partito nella nostra città, a livello sperimentale, nell’anno scolastico 2006/2007.  Successivamente è stato allargato agli altri otto Comuni che ora partecipano. Finora abbiamo coinvolto 726 ragazzi, tra bambini, adolescenti e giovani. La collaborazione con l’ Università di Urbino  sta permettendo di realizzare una ricerca calata nella nostra realtà, mentre l’Associazione “Aenigma” sta curando dei laboratori teatrali. In questo caso il teatro diventa un mezzo di socializzazione e di espressione sui temi dei rapporti fra pari e l’intercultura. Genitori e insegnanti sono stati coinvolti in corsi di aggiornamento, scambi di esperienze, incontri sui temi dell’adolescenza e del rapporto fra genitori e figli.  Per tutti noi è stato gratificante vedere l’entusiasmo e il piacere dei tanti ragazzi che hanno accettato di mettersi in gioco riscoprendo il senso di appartenenza a una collettività. Il mio auspicio conclude l’Assessore Muci- è che le esperienze avviate  in queste prime forme sperimentali possano ampliarsi e consolidarsi, in modo da fornire risposte adeguate alle incalzanti domande del mondo giovanile”.

Dal Comune di Urbino

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Lunedì 8 novembre, 2010 
alle ore 15:36
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