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Oltre 500 persone a Urbino per il primo flash mob nella città ducale

4 minuti e mezzo: è durato così il primo flash mob a Urbino, il 10 novembre 2010, che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone

Piazza della Repubblica durante il flashmobIl tutto è nato quest’estate, ad Agosto, quando lo staff Openhouse magazine lancia l’idea, raccolta al volo dal “dott.MOB” Daniele. In due giorni è online su Facebook il profilo “Flash Mob Urbino”, che nel giro di tre mesi raccoglie 1200 iscritti.

 

La prima motivazione del mob è semplice quanto sentita.  Riguarda direttamente i 9000 giovani che vivono nella città ducale e pone all’attenzione sulla mancanza di spazi fisici d’espressione.

In una città come Urbino, che è viva grazie ai tanti giovani, provenienti da ogni angolo d’Italia, non c’è nessuno spazio pubblico a loro dedicato. Nessuno spazio per la musica dal vivo, né per rappresentazioni teatrali o mostre. Quei pochi spazi comunali (pensiamo alla sala del Maniscalco, al museo della città o al Teatro Sanzio) non sono accessibili ai giovani, perche i costi sono elevati e l’iter burocratico troppo macchinoso, e in ogni caso gli spazi non sono adatti per le iniziative.

Anche i centri d’aggregazione giovanile presenti in città, che potrebbero tamponare l’esigenza di luoghi dove dare libero sfogo all’espressività e le idee dei giovani, non sono valorizzati e spesso sono lasciati al loro destino e non sono ristrutturati (pensiamo al Golem, in costante rischio chiusura). Conosciamo i problemi di bilancio dell’amministrazione, sappiamo che c’è la crisi, ma per questo i giovani presenti a Urbino non possono avere soluzioni.
 
Studenti e giovani residenti oltre ad essere il motore delle idee della città, danno anche buona parte della spinta economica alla stessa (tra affitti, spese e servizi) e chiedono semplicemente uno spazio fisico per vedere o organizzare un concerto, una rappresentazione teatrale, o allestire una mostra. Lo vorrebbero fare in un luogo pubblico, per essere riconosciuti come parte della comunità.
 
Si chiede maggiore attenzione alle politiche giovanili, considerando gli studenti e i giovani una risorsa per questa città, un potenziale culturale enorme, indipendentemente se hanno il diritto al voto nella città ducale o meno.  Per questo abbiamo deciso di ballare in silenzio, con il silent rave.
 
Ma non è tutto, il comitato FMO (Flash Mob Urbino) in quest’ultimo mese si è arricchito di altri due importanti contenuti. Quelli del comitato “Accadueò”, e quelle degli universitari riuniti sotto la sigla di “Assemblea Permanente” di Urbino.  Anche loro hanno tanta voglia di urlare.
 
Il comitato Accaduò pone l’accento su una questione molte importante. Da diversi anni è in corso un lento ma inesorabile processo di privatizzazione dell’Acqua, bene pubblico e diritto umano. A novembre 2009 il giro di vite: è approvato il cosiddetto decreto Ronchi, che stabilisce l’obbligo, entro il 2011, di cessione del 40% delle società gestrici del servizio idrico, a un socio privato.
 
ACCAdueò sta portando avanti, a livello provinciale, la battaglia nazionale contro la privatizzazione del Servizio Idrico Integrato, con una serie di iniziative per svegliare i cittadini e le amministrazioni, puntando soprattutto al referendum abrogativo che probabilmente ci sarà tra marzo e giugno 2011. E’ giusto urlare.
 
“L’Assembela Permanente” di Urbino è stata l’altro pilastro del MOB. Gli studenti e le studentesse dell’Ateneo urbinate hanno deciso di partecipare al flash mob per dare voce alla propria protesta che chiede diritto allo studio per tutte/i! E porre l’attenzione sui drastici tagli all’’università, che come primo risultato hanno portato al dimezzamento delle borse di studio.

Loro, adesso andranno ad Ancona, il 17 novembre scenderanno piazza in occasione dell’ International Students Day per rivendicare borse di studio, alloggi vivibili e partecipazione alle scelte. Perche lo studio è un diritto, la protesta un dovere! Per questo hanno urlato assieme a noi al Flash Mob! Al prossimo MOB!
 
E ribadiamo, non abbiamo soluzioni, ma vogliamo porre l’accento su queste questioni.
 
 
dal Comitato FMO (Flash Mob Urbino)
in collaborazioe con Openhouse Magazine, Assemblea Permanente Urbino, comitato Accadueò Urbino

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Giovedì 11 novembre, 2010 
alle ore 15:01
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