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Il Comitato Sassonia Sud di Fano contesta il Piano regionale d’investimenti sulle opere pubbliche

Sarebbero insufficienti i fondi stanziati per contrastare l’erosione della costa marina

Luca Priori, Presidente del Comitato Sassonia SudDopo il sit-in di protesta del Comitato Sassonia Sud svoltosi il 9 novembre scorso, la Regione Marche si era impegnata, tramite la votazione di una risoluzione approvata a larga maggioranza, a stanziare adeguate forme di finanziamento per gli interventi a favore dei lavori di difesa della costa a Sassonia sud, volti a risolvere la grave emergenza in atto sull’area.
 

Tutto questo naturalmente nel caso che non arrivino i finanziamenti dal Ministero dell’Ambiente. In questo contesto la Regione Marche – tramite l’Assessore Sandro Donati – era stata chiarissima ed aveva indicato nelle città di Fano e Porto Recanati come le due realtà marchigiane in cui l’erosione marina attaccava le case di civile abitazione ed in cui la Regione s’impegnava a trovare risposte esaustive mettendo le due sfortunate località sullo stesso identico piano.

L’Assessore aveva dichiarato, inoltre, che per Fano servono 4.200.000 euro e per Porto Recanati 3.500.000 euro, circa. E qui, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, emerge nuovamente come per la Regione Marche l’emergenza Fanese non sia assolutamente una priorità ne tantomeno un obbiettivo.

Infatti suona come l’ennesima presa in giro discriminante il programma triennale appena redatto e che adesso dovrà essere approvato dall’assemblea legislativa. L’articolazione delle coperture finanziarie nel programma triennale regionale 2011/2013 delle opere pubbliche per Fano prevede: per il 2011, come ben sappiamo, la misera cifra di 200.000 euro, mentre nel 2012, 2.000.000 di euro e nel 2013 altri 2.000.000 di euro: dando prospettive molto lunghe riguardo la risoluzione del problema ma allo stesso tempo mettendo sul piatto finalmente cifre consistenti, 4.000.000 di euro; all’incirca la cifra indicata dai tecnici regionali necessaria ai lavori.

Allora perché, se dovevano essere sullo stesso piano, per Porto Recanati lo stesso piano triennale prevede, per il 2012, 4.000.000 di euro e per il 2013 altri 4.000.000 di euro? Ben 8.000.000 di euro, esattamente il doppio rispetto a Fano. Qui si che la Regione Marche fornisce una risposta pronta e precisa! Già perché poi si sa che le cifre ipotizzate all’inizio in assemblea legislativa verranno ridotte, ma mentre per Fano, quindi, i soldi non basteranno, per Porto Recanati le cifre finali saranno più che sufficienti per gli interventi.

Ci rivolgiamo soprattutto ai Partiti politici Fanesi e alla Provincia di Pesaro Urbino, affinché si sveglino dal letargo e condannino questo piano investimenti che offende e discrimina profondamente l’intera Città della Fortuna.

L’Amministrazione Provinciale e i principali Partiti politici della città di Fano, quali il PD e il PDL, si facciano sentire e prendano una posizione chiara riguardo questo ennesimo scandalo. Rivolgo nuovamente l’invito alle Associazioni di bagnini e agli operatori turistici di unirsi a noi nella battaglia, perché le scogliere a Fano non servono solo a Sassonia sud, pensate solo la criticità della situazione presente a Gimarra bassa, Sassonia nord, Metaurilia, Torrette e Marotta. Se non stiamo uniti non riusciremmo mai a vincere questa battaglia.

dal Presidente del Comitato Sassonia Sud, Luca Priori

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Martedì 23 novembre, 2010 
alle ore 10:18
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