Urbino, sopralluogo al Convento di S. Bernardino dopo il crollo di sabato scorso
Il danno al Convento di San Bernardino è limitato alla capriata crollata sabato sera, alle due capriate adiacenti a quella che ha ceduto, al tetto, interessato per una estensione di circa 70 metri quadrati, e alla volta del corridoio immediatamente sotto la capriata crollata.
Non ha invece subito danni il Mausoleo dei Duchi, così come non sono danneggiate altre zone del convento. Non appena si sarà sciolta la neve, la proprietà, ovvero i frati, dovranno provvedere a coprire con elementi provvisori la parte del tetto danneggiata, in modo da evitare ulteriori infiltrazioni. In seguito dovrà essere fatto un intervento definitivo.
Questo è quanto ha constatato e prescritto la commissione che ha fatto il sopralluogo a San Bernardino. Come immediata conseguenza, la Chiesa torna agibile e potrà quindi essere riaperta, i frati possono tornare nella loro sede, tenendosi lontani dall’area del crollo, la quale è stata transennata dall’interno e continua a essere dichiarata inagibile.
Al sopralluogo erano presenti per il Comune di Urbino l’ing. Carlo Giovannini, l’ingegnere Lazzaro Spadoni e l’architetto Gianluca Gostoli; per la Soprintendenza ai Beni Culturali, Architettonici e Paesaggistici l’Architetto Biagio De Martinis; per la proprietà l’Architetto Iole Montanari e per i Vigili del Fuoco l’ingegnere Stefano Cecchini. Il gruppo ha prima visionato lo stato del soffitto a volta, lungo un corridoio interno, sfondato dal cedimento della capriata. Qui il danno si estende per circa 6 metri quadrati. In seguito la commissione ha raggiunto il sottotetto per capire il motivo del crollo.
I tecnici hanno rilevato la rottura di una trave corrente a causa di una infiltrazione d’acqua. Il cedimento ha provocato danni anche alle due campate adiacenti a quella che ha ceduto. Si vedono tracce di infiltrazioni d’acqua dalla copertura nell’ala ovest (lato chiesa di San Donato), ma non è stato possibile ispezionare il sottotetto. Tali ispezioni dovranno essere fatte dalla proprietà. La lesione del tetto non va oltre i circa 70 metri quadrati fin qui coinvolti.
Il sopralluogo è proseguito nelle zone del convento adiacenti al crollo e nel Mausoleo dei Duchi. I tecnici non hanno rilevato anomalie, quindi si è deciso di riaprire le strutture e gli spazi non strettamente collegati al crollo. Nelle prossime ore il sindaco emetterà una nuova ordinanza circoscrivendo la non agibilità alle sole zone indicate dai tecnici.
da Gabriele Cavalera
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Pesaro Urbino Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!