Tassa sul turismo a Pesaro? Risponde la Confesercenti
“Penso sia utile la tassa di soggiorno, purché finalizzata solo alle spese di accoglienza e di servizi per turisti”: ha dichiarato nella consueta conferenza stampa settimanale il Sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli.
E a stretto giro di posta, risponde la Confesercenti: “Comprendiamo le difficoltà dei comuni – spiega Roberto Borgiani, Direttore provinciale della Confesercenti di Pesaro e Urbino – le cui casse sono state sfoltite prima dalla manovra fiscale di Tremonti e adesso vanno incontro ad un federalismo fiscale che, se resta così come è stato proposto, finirà per prelevare dai più poveri per dare ai più ricchi. Non riusciamo però a capire come si possa tornare a sostenere, da parte dell’amministrazione comunale, una ‘tassa sul turismo’.
Anche se il fine sarà davvero quello di sostenere lo stesso comparto, non è possibile imporre all’offerta turistica locale di tornare ad essere un sistema esattoriale. Già adesso le nostre strutture faticano non poco a stare sul mercato nazionale ed internazionale e vendere le offerte locali, per gli operatori, non è per nulla semplice. Figurarsi come potrebbe reagire lo stesso mercato turistico se venisse davvero introdotta l’ennesima gabella.
Faccio inoltre presente che i prezzi delle nostre strutture sono già ridotti all’osso anche in relazione alla vicina costa romagnola e che la commercializzazione del 2011 verso i grandi operatori del settore è già avvenuta. Poiché, dunque, non è possibile pensare ad un aumento delle tariffe, l’introduzione di questa paventata tassa di soggiorno non farebbe che erodere direttamente la già scarsa redditività delle strutture ricettive”.
dalla Confesercenti della Provincia di Pesaro e Urbino
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