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Proroga Cigs per il Cantiere navale: imprenditori interessati al rilancio dell’attività

Fiom e Fim al curatore: “Allungare la Cigs è una leva indispensabile per favorire l’auspicato rilancio complessivo”

Il Cantiere navale di PesaroI sindacati Fiom Cgil e Fim Cisl provinciali hanno inviato una lettera al curatore fallimentare Giorgio Gragnola per chiedere una proroga della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori del Cantiere Navale.

 

Marco Monaldi (Fiom) e Leonardo Bartolucci (Fim) intendono anche precisare che il rapporto con il dottor Gragnola si è sempre bastato sulla correttezza  e il sindacato non ha mai criticato il dottor Gragnola per la gestione della procedura fallimentare del Cantiere, gli ha solo chiesto degli approfondimenti che il dottor Gragnola ha prontamente fornito.

La missiva indirizzata al curatore fallimentare che contiene la richiesta di proroga della Cigs è  legittimata da importanti motivazioni. Vediamo quali: “Recenti contatti informali avuti con soggetti del settore cantieristico che ben conoscono le vicende del Cantiere in varie occasioni ci hanno manifestato il loro concreto e fattivo interesse per il sito pesarese – scrivono Monaldi e Bartolucci -. 

Anche pochi giorni fa, questi soggetti, hanno comunicato di avere trattative in corso con alcuni armatori per la possibile definizione di alcune commesse che, se andassero in porto, permetterebbero di formalizzare una proposta per il rilancio del Cantiere.

L’interesse manifestato è per proseguire l’attività produttiva navale nella sua totalità, così come sviluppata negli anni migliori (2005 – 2008) riproponendo sia la produzione tipica di quegli anni che nuove produzioni connesse agli sviluppi tecnologici recenti nel campo navale e per risollevare il Cantiere ad un livello di attività che riguarderebbe non solo  le professionalità interne ma anche l’ampio indotto costituito da numerosi fornitori ed appaltatori specialisti del settore.

I soggetti di cui sopra ci confermano, infatti, che nell’ambiente navale, in cui storicamente il Cantiere Navale di Pesaro ha operato per circa 50 anni, il suo buon nome è ancora un punto di riferimento tra gli addetti ai lavori ed i clienti per la professionalità e la qualità che l’azienda pesarese ha sempre garantito in particolare negli anni citati. 

Da qui l’interesse per l’acquisizione dell’intera attività del Cantiere navale di Pesaro in modo da assicurare la  continuità della tradizione e l’opportunità di impiego di risorse professionalmente specializzate.

I riscontri forniti dagli interessati e il loro fattivo impegno nella ricerca di opportunità e delle condizioni economiche e di mercato necessarie, ci dimostrano che ci siano fondate prospettive per il rilancio e la ripresa dell’attività produttiva del Cantiere Navale di Pesaro. 

D’altra parte lo stato attuale del mercato di riferimento, quello delle costruzioni navali, mostra qualche segnale di ripresa ma è ancora ad un livello così basso da non facilitare la rapidità del rilancio di un’azienda anche penalizzata dal trovarsi nello stato fallimentare.

La Cassa integrazione era stata a suo tempo richiesta dall’Azienda, Cantiere Navale di Pesaro S.p.A., ben sette mesi prima che ne fosse dichiarato lo stato fallimentare. Questo significa che il periodo totale di CIGS richiesto, 12 mesi, utile come strumento di transizione verso un nuovo piano industriale che ne assicurasse il rilancio, è stato di fatto ridotto a soli 5 mesi a partire dal momento della dichiarazione di fallimento.

Pertanto riteniamo che non sarebbe, in via di principio, errato ricostituire una durata sufficiente della CIGS, pur nelle more della procedura fallimentare, per consentire a soggetti interessati all’attività del Cantiere di avere il tempo sufficiente per finalizzare un piano di rilancio basato su opportunità d’impresa concretamente individuate, verificate e pianificate, pur nella sfavorevole condizione del mercato.

La proroga della Cassa integrazione costituisce così un’importante leva per favorire l’auspicato rilancio complessivo del Cantiere e l’impiego di risorse umane professionalmente qualificate”.

da Marco Monaldi e Leonardo Bartolucci
per
FIOM CGIL FIM CISL

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Mercoledì 6 aprile, 2011 
alle ore 15:49
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