I giovani, la società e la politica. Giovane Italia a Pesaro
In qualità di Coordinatore Comunale della Giovane Italia ovvero il gruppo giovanile nato dalla fusione dei gruppi giovanili di F.I. e A.N. ritengo doveroso intervenire sull’importanza della nuova classe dirigente intesa come giovani.
Si sente spesso parlare dell’importanza dei giovani nella scuola, nel mondo del lavoro e chiaramente della loro integrazione nella società. Come giovane, impegnato nel sociale e nella vita politica della mia città, ritengo opportuno esprimere il mio punto di vista, e la visione del Gruppo Giovanile del Pdl.
Attualmente, il nuovo governo ha creato un ministero per la gioventù, e chi c’è a capo di quel ministero? Una persona che a tutt’oggi ancora giovane è, e che di conseguenza oltre alle sue abili capacità personali, ha ancora quel contatto col mondo giovanile perché Lei stessa lo vive in prima persona.
Un riflessione va fatta però sul nostro parlamento, se facciamo un calcolo dell’età media dei nostri parlamentari vediamo che si parte da 57 anni. Così a cascata tale dato d’anagrafe, riguarda gli esecutivi e consigli regionali, provinciali, comunali e spesso anche nei Municipi e in tutti quei consigli di amministrazione di aziende municipalizzate e pubbliche.
Non solo va detto che anche la classe imprenditoriale dovrebbe fidarsi maggiormente delle nuove leve. Questo perché solo chi nasce dentro un periodo storico e non chi ci arriva da adulto ha la capacità di capire i cambiamenti e le trasformazioni dello stesso.
Pertanto, ritengo che se si vuole continuare a coinvolgere i giovani, o meglio iniziarlo a farlo veramente. Se l’obbiettivo è avere i giovani protagonisti nella società è bene che chi ha fatto il suo tempo, passi il testimone specialmente in politica da non creare così incrostazioni di potere e scambi clientelari che sono la rovina della società in generale e soprattutto della nostra Italia.
Alcuni governi di Centro Sinistra Tornando palavano della famosa “La legge che non c’è”, ovvero una legge rivolta al riconoscimento dei Giovani in Italia.
Come Giovane e Coordinatore della Giovane Italia non credo che necessiti una legge per i giovani o che una legge risolva i problemi, ma penso, e ne sono convinto, che i problemi debbano essere risolti dai giovani stessi, tirando fuori la grinta, la determinazione, preparandosi a livello culturale e come formazione senza porre limiti alla loro voglia di conoscenza . Altrimenti si rischia, come sta accadendo, di avere una società italiana indietro rispetto al resto d’Europa e chiaramente nel mondo.
da Roberto Biagiotti
Coordinatore Comunale Pesaro, Giovane Italia
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