Prevenzione rapine: firmato il Protocollo d’intesa tra Prefettura e banche
E’ stato sottoscritto, presso la sede della Prefettura di Pesaro, il nuovo protocollo d’intesa per la prevenzione delle rapine in banca che prevede un insieme di impegni reciproci volti a sviluppare la sinergia tra Prefettura, Forze dell’ordine e sistema bancario nell’attività di prevenzione.
La stipula è avvenuta alla presenza del Prefetto Dr. Attilio Visconti, il rappresentante dell’Associazione Bancaria Italiana Dr. Marco Iaconis e i rappresentanti degli istituti bancari presenti sul territorio, e dei Vertici provinciali delle Forze di polizia.
Nell’introdurre la firma del protocollo, il Prefetto Visconti ha sottolineato l’importanza di tale strumento che, inserendosi in una linea di continuità con i precedenti protocolli, introduce alcuni nuovi elementi, ma soprattutto ribadisce la validità della collaborazione tra banche, Prefettura e Forze dell’ordine, quale elemento vincente per il contenimento del fenomeno rapine.
Il Prefetto ha rilevato che la richiesta all’ABI di un incontro sul tema della prevenzione rapine in banca deriva anche dal verificarsi nei primi 4 mesi dell’anno di una sequenza di rapine che ha destato preoccupazione non tanto per la lesività o per gli importi sottratti, molto esigui, ma per la facilità con cui in molti casi il rapinatore ha potuto accedere alla banca.
Le misure deterrenti e l’inefficacia dei dispositivi di videoregistrazione, per vari motivi (errato posizionamento, immagini sfocate o controluce, supporti obsoleti, ecc..) non riescono a fornire immagini ben definite dei rapinatori si sono rivelate inutili. Il nostro intendimento – ha fatto presente il Prefetto – è dunque innanzitutto richiamare l’attenzione del mondo bancario sul fatto che valuteremo con attenzione il loro impegno sul fronte della sicurezza dei loro sportelli.
In particolare, con il protocollo le banche si sono impegnate ad adottare in tutti i loro sportelli almeno 5 (e non più 4 ) tra le seguenti misure di sicurezza: bussola; metal detector; rilevatore biometrico; vigilanza; videocollegamento/videosorveglianza; allarme antirapina; sistema di protezione perimetrale attiva/passiva; bancone blindato/area blindata ad alta sicurezza; dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata; dispositivo di erogazione temporizzata del denaro; sistema di macchiatura delle banconote; sistema di tracciabilità delle banconote; formazione anticrimine.
Con particolare riferimento alla videoregistrazione, il Prefetto ha evidenziato come essa, con riferimento alle rapine in tutti i tipi di attività, si rivela essenziale sia in funzione preventiva come deterrente, sia in funzione repressiva per consentire l’individuazione degli autori. Oltre l’80% degli autori di rapine è infatti individuato grazie all’efficace impiego di dispositivi di videoregistrazione.
A tal riguardo le banche hanno assunto l’esplicito impegno ad adottare sistemi di nuova tecnologia che consentano una ripresa più dettagliata di caratteri somatici che possono essere decisivi per l’identificazione. Altro elemento innovativo del protocollo è l’impegno delle banche a proteggere in modo più specifico i propri dispositivi bancomat.
Le banche, hanno inoltre accettato di potenziare la formazione del proprio personale sia per quanto concerne la conoscenza dei dispositivi di sicurezza, sia, soprattutto, per i più corretti standard comportamentali da adottare in caso di evento criminoso.
A fronte degli impegni delle banche, il protocollo instaura un costante contatto, attraverso degli specifici referenti sia bancari che delle Forze di polizia, per favorire il miglioramento e la costante messa a punto dei sistemi di sicurezza antirapina.
A tal riguardo le Forze dell’ordine faranno assidue verifiche, specie negli sportelli “storicamente” più a rischio al fine di verificare l’efficacia delle misure di sicurezza adottate e fornire indicazioni per la loro messa a punto o il loro eventuale potenziamento. Le eventuali criticità saranno segnalate dalla Prefettura che seguirà con attenzione il recepimento delle indicazioni. La Prefettura eserciterà inoltre il suo ruolo di raccordo con l’ABI e di monitoraggio per l’attuazione delle forme di prevenzione del fenomeno, nonché di impulso al verificarsi di situazioni di particolare allarme .
Nel corso dell’incontro con i rappresentanti del mondo bancario che ha fatto da cornice alla firma del protocollo, è stata condivisa l’importanza di diffondere ulteriormente, insieme ad altri dispositivi già largamente impiegati, nuove soluzioni tecnologiche quali rilevatori biometrici e sistemi di videoregistrazione e videosorveglianza digitali, pur nel rispetto delle norme a tutela della privacy.
Il Dr. Iaconis dell’A.B.I. ha evidenziato come il diffondersi di tali protocolli in tutta Italia abbia fatto crescere e radicare una cultura condivisa della prevenzione, una costante attenzione verso un affinamento delle tecniche di prevenzione e contrasto e una maggiore capacità degli stessi dipendenti bancari di affrontare e gestire l’evento rapina in modo consapevole. A ciò ha anche contribuito il centro di ricerca A.B.I. sulla sicurezza anticrimine OS.SI.F che ha creato una community sui temi della sicurezza, formata oltre che da banche e Forze dell’ordine, anche da università e aziende produttrici di dispositivi di sicurezza.
La Prefettura, nell’ambito della sua funzione di coordinamento, seguirà l’attuazione del protocollo e l’andamento del fenomeno rapine, che tra un semestre saranno oggetto di un nuovo incontro volto a valutare i risultati conseguiti.
dal Dott. Clemente Di Nuzzo Capo di gabinetto
Prefettura UTG di Pesaro e Urbino
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