Dismissione Fano-Urbino: intervento del direttore di Confesercenti Borgiani
La decisione della Regione non sorprende: stupisce la perdita “doppia” di opportunità
“La notizia del provvedimento formale di assenzo formulato dalla regione Marche alle Ferrovie circa la chiusura definitiva del tratto Fano – Urbino non è certo una sorpresa. Già un ente importante come la Provincia di Pesaro e Urbino aveva proposto la riconversione in pista ciclabile, ma un vero impegno a studiare modalità ed opportunità di ripristino non c’è mai stato. Neanche ad Urbino tutti ci hanno sempre creduto.
Quello che dispiace ed amareggia davvero, però è un’altra cosa: il fatto che a questa dolorosa decisione, non so neanche se giusta o no, si sia arrivati sulla base di un dibattito senza serie proposte alternative in tema di mobilità pubblica (e ciò è ancor più grave se si pensa a quanto è difficile e dura la lotta alle pm10 ed all’inquinamento in generale).
Ma soprattutto ci si è arrivati senza aver ottenuto dallo Stato o dalle Ferrovie un minimo impegno per un’opera compensativa. Per esempio un intervento, anche minimo, per il miglioramento della mobilità, per ridurre l’isolamento della nostra provincia dal territorio al di là dell’Appennino, per progettare la Fossombrone-Pergola, o anche per il progetto della pista ciclabile alternativa. Senza un’emozione, uno scatto di orgoglio, anche solo una pacata polemica. Via così verso il nulla, come se niente fosse. Peccato!
da Roberto Borgiani
direttore Confesercenti Provincia di Pesaro e Urbino
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