Tentato omicidio e suicidio nella mattina di domenica 18 marzo lungo la Superstrada Fano-Grosseto. All’altezza di Fossombrone due giovani cagliesi sono precipitati nel vuoto da un viadotto, da un altezza di 15 metri. Sembrerebbe che il ragazzo 23enne abbia spinto giù la sua ex, una 18enne, buttandosi a sua volta.

Tutto è iniziato da un litigio sotto casa della giovane a Cagli: Saimo Luchetti, 23enne, aspettava prima dell’alba la sua ex ragazza, Andrea Toccaceli di 18 anni. Al suo arrivo è nato un forte e violento litigio, al culmine del quale il giovane avrebbe preso a pugni la ragazza, facendole perdere un dente e causandone lo svenimento.

Questo è l’inizio della ricostruzione degli investigatori che stanno eseguendo l’analisi dei fatti: il 23 enne avrebbe poi fatto caricato e condotto in macchina la ragazza fino al viadotto della Ss 73 bis a Fossombrone, dove l’avrebbe spinta nel vuoto dal parapetto.

A quel punto, sempre secondo la ricostruzione dei fatti, sembra che il giovane se ne sia andato con il suo mezzo, per tornare poco dopo e buttarsi anch’egli dal dirupo alto 15 metri.

Ai primi soccorritori sopraggiunti nel luogo dell’incidente il ragazzo sembra abbia dichiarato: “E’ tutta colpa mia“. Entrambi sono stati poi portati all’Ospedale Regionale di Torrette di Ancona.

Il terreno morbido ha attutito la caduta al ragazzo, che ha riportato ferite guaribili in 60 giorni. Mentre la ragazza, in condizioni più gravi, è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico per il trauma subito nell’impatto a terra.

di Barbara Baldassari