Gettava i documenti Inps nel cestino: commesso condannato a due mesi
Un commesso dell’Inps di Pesaro si era inventato una nuova professione: quando era incaricato di spedire raccomandate, si fermava al primo cassonetto che incontrava e svuotava la borsa con i documenti. Per questo è stato condannato a due mesi.
Talvolta, per non destar sospetti, strappava per prima cosa le buste in “coriandoli”.
Ma un passante lo ha notato e ha chiamato i carabinieri che hanno poi pedinato più volte il commesso, scoprendo le sue abitudini.
E’ quindi scattata a suo carico la denuncia penale per distruzione di corrispondenza e anche per peculato, in quanto si appropriava di oggetti e beni della pubblica amministrazione.
La giustificazione addotta dall’uomo è che egli faceva ciò perchè affetto da “perturbamento psichico”, si sentiva sottostimato e poco valorizzato dal suo datore di lavoro
L’INPS lo ha sospeso dal lavoro per quattro giorni mentre il 27 settembre è stato condannato in rito abbreviato a 2 mesi e 20 giorni di reclusione per distruzione di corrispondenza (pena sospesa). Assolto dal reato di peculato, perché non sembra esserci stato danno alla pubblica amministrazione.
Il pm Bascucci aveva chiesto 2 anni e sei mesi di reclusione ma per il giudice quel tipo di reato non era ravvisabile. L’imputato non c’era né si è mai presentato a spiegare durante le indagini.
L’Inps non si è costituita parte civile.
di Redazione
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