Ora dunque, grazie all’intervento del Comune di Pesaro e dell’”Associazione Keita”, Keita può disporre di un luogo di aggregazione molto importante per i giovani, attrezzato con mezzi e materiali informatici.

“E’ stato un viaggio molto proficuo – spiega l’assessore alla Cooperazione internazionale Sabrina Pecchia –, servito a rafforzare ancora di più il rapporto di amicizia che lega le due città, ma anche a fare il punto sui progetti avviati”.  

La “Maison” di Keita dispone di due computer, ad insegnare ai giovani come utilizzarli ci hanno pensato gli studenti pesaresi. Un terzo computer è stato donato alla scuola media superiore “C.e.s.” frequentata da oltre 600 studenti.  “Una delle finalità del viaggio in Niger – continua la Pecchia – era incontrare i responsabili della cooperazione italiana a Keita per rafforzare la collaborazione e avere assicurazioni sull’utilizzo di una delle loro strutture. L’obiettivo futuro infatti è quello di riuscire a portare sempre più studenti a Keita per organizzare dei campi di studio e di lavoro”.

Intanto, a fine febbraio una dipendente comunale della biblioteca San Giovanni si recherà a Keita nell’ambito di un progetto di formazione dell’Anci. “L’idea è quella di avviare, grazie alle nuove tecnologie, una sorta di gemellaggio fra la biblioteca San Giovanni e la Maison Des Jeunes, coinvolgendo anche le scuole”, conclude la Pecchia.

Molto soddisfatti dell’esperienza in Niger anche i professori e gli studenti del “Genga” che facevano parte della delegazione. “L’accoglienza nei villaggi, l’entusiasmo per la partita di basket, la cordialità della gente incontrata – racconta il professor Stefano Bocconcelli –  hanno contribuito a farci sentire  perfettamente a nostro agio e in un ambiente sereno nonostante le evidenti difficoltà da affrontare tutti i giorni. Se si volesse riassumere in una frase l’esperienza vissuta si potrebbe dire che a Keita abbiamo fatto tutti una iniezione di umanità che lascerà sicuramente un segno indelebile in ognuno di noi”.

Dal Comune di Pesaro