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San Lorenzo in Campo: al Tiberini dal teatro di ricerca al San Costanzo Show

Appuntamenti laurentini a teatro il 4 e l'8 marzo tra comicità e avanguardia

Teatro Tiberini

Dai linguaggi più innovativi della scena alla comicità. Al teatro “Mario Tiberini” di San Lorenzo in Campo sono in arrivo due spettacoli capaci di soddisfare ogni gusto: mercoledì 4 marzo terzo appuntamento della stagione di prosa, domenica 8 i bravissimi comici del San Costanzo Show. Si va verso il tutto esaurito. Per TeatrOltre, un palcoscenico per le più importanti esperienze del teatro di ricerca italiano, grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e AMAT, e con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, mercoledì 4 marzo alle 21.15 andrà in scena La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne con la bravissima Marta Cuscunà, co-produzione Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto.

Lo spettacolo precedente, il primo di Marta Cuscunà  come autrice-regista, È bello vivere liberi sulla staffetta partigiana Ondina Peteani, ha segnato l’inizio di un percorso che ha come argomento il tema delle resistenze da parte delle donne nel nostro paese. Durante la lotta di Liberazione, infatti le giovani partigiane avevano avuto un’intuizione molto importante nel considerare la donna come una risorsa fondamentale per la pace e la giustizia, quindi per la società. Questa intuizione, che pure anticipava di molti decenni la nascita di un vero e proprio movimento femminista, aveva, in realtà, radici profonde nella storia dell’Italia. Con queste premesse il nuovo lavoro (liberamente ispirato alla letteratura di Arcangelo Tarabotti e a Lo spazio del Silenzio di Giovanna Paolin), La semplicità ingannata analizza alcuni importanti tentativi di emancipazione femminile avvenuti in Italia già nel 1500, immediatamente soffocati e dimenticati.

Dosando sapientemente narrazione e teatro di figura, tra momenti drammatici e altri di grande ironia, Marta Cuscunà prova a dare voce alle testimonianze di alcune giovani donne che, in quel periodo, lottarono contro le convenzioni sociali, rivendicando libertà di pensiero nei confronti dei dogmi della cultura maschile; e soprattutto libertà di inventare un modello femminile alternativo a quello che da sempre gli uomini appiccicano addosso all’altra metà dell’umanità.

La chiave di lettura per raccontare una storia di emancipazione di suore nel 1500 è quella di una narrazione dal sapore favolistico: un teatro dove c’è ancora spazio per l’immaginazione, l’estro e la fantasia. L’attrice alterna momenti drammatici ad altri comici, sempre dosati nel dare spazio alla narrazione e a piccoli cammei di puro divertimento. Utilizza il teatro di figura, con l’ausilio dei suoi amati pupazzi: esilaranti suore alle quali Marta Cuscunà dà a ognuna una voce. Il risultato è di puro godimento. Ma non è teatro leggero il suo, tanto meno farsesco, bensì un’analisi che svela cosa accadeva nella società del Cinquecento dove le figlie dei nobili dovevano sposarsi con uomini facoltosi al fine di arricchire il patrimonio del proprio genitore. Se disgraziatamente una giovane non era all’altezza di un matrimonio combinato, il suo destino era quello di prendere i voti e finire in convento. Sarà il destino di Angela nata zoppa, ultima di sei figlie. Ma se la natura l’ha resa disabile nel corpo, la sua intelligenza le permetterà di dimostrare un coraggio insolito per quei tempi. Insieme alle altre sue consorelle dimostrerà come sia possibile ragionare con la propria testa, rivendicando la propria condizione femminile nei confronti del potere maschile e della Chiesa. Una vera e propria Resistenza che la Santa Inquisizione cercherà di soffocare intentando loro svariati processi per eresia. Inutilmente.

La sala dell’Oratorio l’Aquilone alle ore 18.30, ospiterà l’incontro con Marta Cuscunà per il progetto Scuola di platea, in collaborazione con Liceo Scientifico G. Torelli, sede di Pergola.

Dalle 20.15, nel foyer del teatro, Aperitivo Mimosa: degustazione dedicata a tutte le donne a cura dell’Associazione Stramonio, Pesaro.

La biglietteria del teatro aprirà alle 17.

Con grande impegno e passione – sottolinea il sindaco Davide Dellontisiamo riusciti a programmare una stagione teatrale ricchissima e di qualità della quale andiamo orgogliosi. E siamo felici che il pubblico la stia apprezzando partecipando molto numeroso ad ogni spettacolo. Ci attendono ancora diversi appuntamenti assolutamente da non perdere che spaziano dal teatro di ricerca a quello comico. Ospiteremo lo spettacolo di Marta Cuscunà per la prestigiosa rassegna TeatrOltre, e poi domenica, per la prima volta, i bravissimi comici del San Costanzo Show per la Festa della donna. Invitiamo i laurentini e non solo a partecipare a queste serate che prevedono anche degustazioni di prodotti tipici, esposizioni di manufatti, mostre d’arte. Per chi viene da fuori sarà anche l’occasione per visitare il nostro teatro, un autentico gioiello che lascia incantati”.

L’appuntamento con il San Costanzo Show è domenica 8 marzo. In scena il nuovissimo spettacolo “Il cognome della Rosa. Variazioni comico letterarie”.

Sul palco Geoffrey di Bartolomeo, Rosa della Cecca, Orietta Pedotti, Giovanni Giangiacomi, Daniele Santinelli, Davide Bertulli, Massimo Pagnoni. Regia di Oscar Genovese. Divertimento assicurato!

Doppio spettacolo: alle ore 17 e alle 21.15. Dalle 19 alle 21 aperitivo nel foyer con i comici, in collaborazione con la Pro Loco. Si potranno degustare specialità a base di prodotti tipici laurentini, come il farro, abbinati a vini locali.

Informazioni: www.sancostanzoshow.com. Prenotazioni: 3284173247.

Il giorno dello spettacolo la biglietteria del teatro aprirà alle 17.

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