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“Premio” dall’Azienda Ospedaliera Marche Nord ai direttori amministrativo e sanitario

Insorgono le organizzazioni sindacali: “disapprovazione per gesto che non si concilia col panorama nazionale e locale”

loghi UIL FPL e CISL FPLe scriventi Organizzazioni Sindacali esprimono il loro disappunto in merito alla Determina n. 169 del 13/03/2013 con la quale il Direttore Generale della Azienda Ospedaliera “Marche Nord” integra il trattamento economico del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario di circa 22 mila euro ciascuno per un costo complessivo per l’azienda di poco meno di 60 mila euro.



La sopraindicata determina attesta l’avvenuto conseguimento da parte del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario degli obiettivi assegnati dal Direttore Generale, raggiunti in misura pari al 98% per entrambi, dando mandato ai fini della liquidazione del suddetto trattamento economico aggiuntivo annuale di risultato relativo all’anno 2011.

Anche se giuridicamente corretto, i contratto di lavoro sottoscritto da parte dei due Direttori con l’azienda prevede la possibilità di incrementare il loro compenso annuo lordo entro il limite massimo del 20% a titolo di incentivo previa verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati, le scriventi organizzazioni sindacali non possono non esprimere le loro perplessità nei confronti di una determina che certamente non risponde a logiche e  criteri di sobrietà rispetto ad un quadro economico regionale già precario.

Anche la recente manifestazione regionale di CGIL – CISL – UIL contro la politica socio–sanitaria della Regione Marche ha evidenziato come una vera riforma del sistema socio – sanitario regionale debba necessariamente prevedere una coerente programmazione, una riduzione degli sprechi e dei doppioni ed un investimento sui servizi che più servono alla popolazione.

Ora senza entrare nel merito dei compensi dei direttori delle aziende della nostra regione, ci saremmo quantomeno aspettati dai vertici aziendali, un segnale importante nei confronti dei dipendenti che da anni hanno bloccate le loro retribuzioni e con un potere d’acquisto rispetto al costo della vita sempre più eroso.
In tal senso, esempi di moderazione e di auto-riduzione ci sono sia nel panorama nazionale che locale.

Di fronte a scelte politiche e aziendali:
– che paventano il rischio di commissariamento se non si fanno tagli per complessivi 188 milioni di euro;
– che programmano un taglio di 450 contratti flessibili in un contesto regionale dove la riduzione del personale è stata per anni quella che maggiormente ha contribuito al risanamento dei conti;
– che chiudono 18 unità operative complesse e riducono drammaticamente i servizi ai cittadini in particolare a quelli dell’entroterra;
– che non governano il fenomeno delle liste d’attesa che raggiunge oramai livelli inaccettabili;
– che  a causa della cronica mancanza di personale costringe i dipendenti a ritmi di lavoro insopportabili e pericolosi per la loro salute e per quella altrui;
– che negano perfino i pannoloni necessari agli incontinenti,
le scriventi Organizzazioni Sindacali non possono che mostrare tutta la loro disapprovazione nei confronti di un provvedimento che mal si concilia con le preoccupazioni di molte famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese e che in qualche caso hanno difficoltà a pagare le bollette della luce e del gas.

Per la UIL FPL Laura Biagiotti
Per la CISL FP Paolo Braconi

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Giovedì 28 marzo, 2013 
alle ore 19:09
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