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Pesaro, “Dodici pezzi facili” continua con una lettera filosofica di Leopardi a Giulio Perticari

Un ritratto di Giacomo LeopardiDomenica 31 gennaio alle 17,00 nell’auditorium (g.c.) di palazzo Montani Antaldi Chiara Agostinelli e Massimo Raffaeli commentano una lettera autografa di Giacomo Leopardi datata 9 aprile 1821 e indirizzata, da Recanati, al pesarese Giulio Perticari.

Questo manoscritto si aggiunge agli altri “pezzi” della rassegna che la Biblioteca e i Musei Oliveriani  hanno promosso con lo scopo di suggerire l’ampiezza, la quantità e la qualità delle raccolte conservate, nonché il loro potenziale valore di pretesto materiale per più ampie osservazioni e riflessioni.

È il caso di questa testimonianza accorata resa dal giovane Leopardi, poco più che ventenne, a un amico, più grande e amante anch’egli delle lettere, quale era il Perticari: «…Conte mio – si legge nella lettera – fu detto con verità che quegli che non è stato infelice non sa nulla; ma è parimente vero che l’infelice non po’ nulla […] Tutti i beni di questo mondo sono inganni. Ma dunque togliete via questi inganni: che bene ci resta? Dove ci ripariamo? Che cosa è la sapienza? Che cos’altro ci insegna fuorché la nostra infelicità? In sostanza il felice non è felice, ma il misero è veramente misero, per molto che la sapienza anche più misera s’adopri di consolarlo…».

Chiara Agostinelli  (1968) ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Storia delle Scritture Femminili all’università “La Sapienza” di Roma. E’ stata capo-redattrice della Bibliografia Generale della Lingua e Letteratura Italiana (Bigli), diretta da Enrico Malato (Salerno Editrice, dal 1994 al 1996) e ha collaborato alla redazione del Dizionario della Lingua italiana Devoto-Oli (edizioni 2000-2001 e 2004-2005). Dal 2000 è docente di ruolo di Italiano e Latino nei licei. Ha pubblicato, in volumi e su riviste, saggi di ambito storico-linguistico e letterario, dedicandosi in particolare ad autori come Monti, Metastasio, Leopardi e alla diaristica femminile. Nel 2006 è uscita per i tipi di Carocci una sua monografia su Costanza Monti Perticari («Per me sola». Biografia intellettuale e scrittura privata di Costanza Monti Perticari).

Massimo Raffaeli (1957),  filologo e critico letterario, scrive sul quotidiano “il Manifesto” e su numerose altre riviste specializzate fra cui “Nuovi Argomenti”, “il Caffè illustrato”, “Nostro lunedì”. Collabora alle trasmissioni culturali di Radio Tre RAI.  Ha curato testi di autori italiani (Carlo Betocchi, Alberto Savinio, Massimo Ferretti, Primo Levi) e versioni di scrittori francesi (fra cui Zola, Artaud, Céline, Crevel, Genet, Duvert). Parte della sua produzione è raccolta nei volumi El vive d’omo (Scritti su Franco Scataglini) (Transeuropa 1998), Appunti su Fortini (L’Obliquo 2000) e Questa siepe (Il lavoro editoriale 2000) . Ha pubblicato inoltre Novecento italiano. Saggi e note di letteratura (Luca Sassella 2001), L’angelo più malinconico. Storie di sport e letteratura (Affinità Elettive 2005), Canto magnanimo. A colloquio con Umberto Piersanti (con Roberto Galaverni, Pequod 2005). Don Chisciotte e le macchine. Scritti su Paolo Volponi (Pequod, 2007). 
 
Il ciclo “Dodici pezzi facili”, curato da Marcello Di Bella, è organizzato dalla Biblioteca e dai Musei Oliveriani in collaborazione con la Provincia di Pesaro e Urbino, il Comune di Pesaro e la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e con il contributo di: Aspes spa, Banca Marche, Eco Fox. srl. 

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Massima puntualità. 

dallaFondazione Ente Olivieri

 

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Sabato 30 gennaio, 2010 
alle ore 8:51
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