Nel 2009 crollo dell’export in tutta la provincia di Pesaro e Urbino
Il valore delle esportazioni nella provincia di Pesaro-Urbino (anno 2009). La media provinciale superiore a quella della regione
Dalla lettura dei dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi della CGIL, relativi ai volumi di export della provincia di Pesaro e Urbino, nel 2009 si evince un notevole calo delle esportazioni per le imprese locali. Infatti le esportazioni, per un valore complessivo di 1 miliardo e 580 milioni di euro, registrano una perdita del -29,0% rispetto al 2008, pari a quasi 647 milioni di euro.
In calo anche l’export registrato a livello regionale (-24,5%). L’ultimo trimestre del 2009 ha registrato un decremento del –15,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, con una perdita di quasi 73 milioni di euro. E’ da segnalare che lo stesso quarto trimestre del 2008 aveva presentato un calo notevole rispetto allo stesso periodo del 2007 (-16,8%)
Osservando i dati relativi all’area UE a 27 paesi, i volumi di export presentano complessivamente un decremento del -29,1% rispetto al 2008. Calo dell’export in Spagna (-41,2%), in Germania (-27,1%), nel Regno Unito (-21,9%), in Romania (-46,2%), in Polonia (-41,9%).
Crescono invece le esportazioni in Francia (+3,6%) con 6 milioni di euro. Anche nei Paesi Extra-UE l’andamento delle esportazioni dei prodotti pesaresi è negativo (-29,0%). Il calo più consistente si registra nella Federazione Russa (-41,9%), con una perdita di 78 milioni e 679 mila euro. Occorre evidenziare anche il calo negli Stati Uniti (-31,2%), con una perdita di quasi 47 milioni di euro. Perdita anche nel mercato cinese (-23,8%).
Per quanto riguarda i settori più significativi dell’industria pesarese, da rilevare:
nella meccanica, settore che realizza quasi la metà delle esportazioni pesaresi (pari a 710,2 milioni di euro), l’export cala del -35,9% rispetto al 2008, si tratta di un’enorme perdita di 398 milioni di euro per il comparto;
nel legno-mobile si sono persi volumi di export pari a 140,5 milioni di euro, con un calo percentuale del –32,1% rispetto al 2008;
anche nel settore del tessile, abbigliamento, cuoio si registra un calo (-19,4%), presentando complessivamente un decremento di quasi 40 milioni di euro;
il settore del vetro-gomma-plastica ha perso 25,6 milioni di euro rispetto al 2008, con una perdita percentuale del -18,3%.
In calo del –27,4% l’agroalimentare nell’ultimo anno. In crescita solo il settore della carta, editoria con un leggero aumento del 5,2%.
da Marina Druda
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