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A Fano, il 4 maggio, Marco Paolini per “TeatrOltre”

Logo di "TeatrOltre"Prosegue, martedì 4 maggio a Fano, TeatrOltre: rassegna dedicata alle “forme espressive del presente” che si snoda tra Fano, Pesaro ed Urbino su iniziativa della Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, dei Comuni di Pesaro e Urbino, della Provincia di Pesaro e Urbino e dell’Amat.

Un palcoscenico “grande 3 città per le più importanti esperienze della scena contemporanea, è questo l’obiettivo di TeatrOltre i cui appuntamenti sono espressione dei linguaggi più innovativi del panorama italiano.
 
Alle ore 21.15 di martedì 4 maggio il Teatro della Fortuna ospita Marco Paolini, accompagnato dal chitarrista Lorenzo Monguzzi (dei Mercanti di Liquore) che con “La macchina del capo” ci porta nel mondo dell’infanzia.
 
Entrato nel cuore degli italiani per il suo modo di porgere storie, raccontare epiche minimali e umanissime, far ridere fino alle lacrime e commuovere fino al silenzio, Marco Paolini si fa testimone di un racconto divertente sull’infanzia e sulla prima adolescenza che prende vita dagli “Album”, i racconti costruiti lungo un arco temporale che va dal 1964 al 1984, nei quali lo stesso gruppo di personaggi cresce passando da uno spettacolo all’altro, in una sorta di romanzo popolare d’iniziazione. Un viaggio che parte dalla casa, micro-universo dal quale osservare il mondo, per avanzare alla scoperta del macro-mondo (del mare, dei compagni di giochi, del sesso visto con gli occhi di un bambino).

Non è quindi un diario, non è un pezzo nostalgico, e nemmeno una memoria d’altri tempi. È un lavoro sull’infanzia e sulla primissima adolescenza, tra la famiglia, la colonia e le avventure nel campetto di pallone. È il ritratto di un’Italia di periferia, vista su scala ridotta, tra la Pedemontana e il mare. È un lavoro sul desiderio e sulla scoperta, vicino alle atmosfere di Monicelli. I ragazzi protagonisti del racconto sono quasi gli “Amici miei”, ma ragazzini. E le zingarate sono forse più innocenti e lo spettacolo ci gioca sopra con altrettanta ironia.
 
Scrive Paolini nelle note allo spettacolo: “Ho preso le storie più vecchie che ho raccontato e le ho prese da ‘Adriatico’, ‘Tiri in porta’, ‘Liberi Tutti’, che sono i primi ‘Album’, quelli su cui ho imparato questo mestiere che viene dal teatro (ma non è quello dell’attore, così come lo intendiamo di solito), il mestiere di raccontare storie. Negli ‘Album’ ho imparato a dosare i personaggi e a mescolarli con il filo della storia, a interpretare e narrare insieme. Ho ricombinato le storie vecchie con episodi nuovi che ho cominciato a scrivere nel 2008. Lorenzo Monguzzi mi accompagna in questo esercizio. Narro d’infanzia non protetta da cordoni sanitari di adulti, di primo giorno di scuola, di campetti di periferia, di viaggi in treno e di vacanze avventurose. Narro di un bambino di dieci anni e della sua fretta di crescere, narro non per nostalgia, ma per divertimento e anche perché a volte sembra che da allora sian passati secoli.”

Marco Paolini, attore, autore, regista, è nato a Belluno nel 1956. Dagli anni Settanta al 1994 ha fatto parte di diversi gruppi teatrali. È in uno di questi, il Teatro Settimo di Torino, che inizia  a raccontare storie. Diventa noto al grande pubblico come autore e narratore di forte impatto civile con il Racconto del Vajont, trasmesso in diretta televisiva su Rai 2 alla fine degli anni ’90. Il suo talento narrativo sfocia in numerose opere tra le quali citiamo: Bestiario veneto parole mate (1999), L’anno passato (2000), I cani del gas (2000), Quaderno dei tigi (2001).
 
Per informazioni e biglietti:

botteghino del Teatro, tel. 0721.800750, dal lunedì al sabato – esclusi i festivi – dalle 17.30 alle 19.30, mercoledì e sabato anche dalle 10.00 alle 12.00. Nei giorni di spettacolo: dalle 10.00  alle 12.00 e dalle 17.30 in poi.

Vendita on-line: Ticketone, tel. 02.392261, sito internet  www.ticketone.it 

da Amat Marche

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Lunedì 3 maggio, 2010 
alle ore 16:27
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