E’ Urbino il capoluogo più virtuoso per sostenibilità turistica
Nella classifica stilata dal Cnel la città ducale figura tra i centri più sostenibili in ambito turistico
Lo studio annuale condotto dall’Osservatorio nazionale mette in confronto la spesa pubblilca con il turismo sostenibile. Tra gli indicatori vengono valutati la qualità, qunatità ed efficacia delle risorse destinate al turismo in relazione all’evoluzione dell’economia e della qualità sociale e territoriale locale.
L’indagine è stata promossa dall’Ente bilaterale nazionale del turismo (Ebnt), dall’Istituto di ricerche economiche e sociali nazionale (Ires), con la partecipazione dell’Unione province italiane (Upi) e della Provincia di Rimini.
Al fianco di Urbino, eletta tra i capoluogi più virtuosi, figurano anche le città di Ravenna, Rimini, Massa, Milano, Firenze, Mantova, Piacenza, Venezia, Palermo. Roma guadagna il dodicesimo posto, mentre Torino e Napoli occupano rispettivamente il diciottesimo e diciannovesimo posto. Tra le regioni più rappresentate vince l’Emilia Romagna, con ben tre piazzamenti.
“A questo risultato -spiega il presidente Ebnt, Gabriele Guglielmi- si è giunti basandosi innanzitutto sull’Indice sintetico di turismo sostenibile (Ists). Un parametro complesso che prende in considerazione diversi elementi della sostenibilità sociale, ambientale ed economica”.
L’indice Ists, prosegue Guglielmi, “è stato poi raffrontato con un indicatore estremamente importante, quello di bilancio. L’analisi di questo indice rappresenta una novità assoluta, perché si esaminano i bilanci economici di ogni comune e poi si riclassificano in relazione alla spesa turistica.
Il risultato della combinazione di questi valori ci permette così di stabilire la capacità di spesa nel comparto della sostenibilità ambientale e quindi valutare quali sono i capoluoghi più attenti alla sostenibilità turistica e contemporaneamente quelli che nel turismo spendono più e meglio le risorse“.
Il presidente sottolinea inoltre che “oggi l’indagine è stata condotta solo su città capoluogo, incrociando oltre 1 milione e 800mila dati, ma a settembre la medesima indagine e i medesimi parametri verranno applicati a tutti i comuni italiani“.
In questo modo “potremo avere a disposizione una quantità di dati molto più consistente e riusciremo a raggruppare i dati per sistemi turistici locali o provinciali. L’aspetto più interessante –conclude Guglielmi– è quindi che si potranno raggruppare realtà per macroaree in base alle medesime attrattive e potenzialità“.
Obiettivo dell’indagine è quello di incentivare le amministrazioni pubbliche al miglioramento dei servizi destinati all’offerta turistica. Al fine di incrementare, nel lungo periodo, la valorizzazione turistica e il suo sviluppo sostenibile.
di Veronica Contini
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Pesaro Urbino Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!