Ex-zuccherificio di Fano, le associazioni invocano unità d’azione
Da abile comunicatore, il consigliere regionale Mirco Carloni attacca per difendersi
Sa bene che i commercianti si sentono traditi da chi prima si è esposto in prima persona, giudicando la variante un’operazione sbagliata e poi, invece, ha accettato il cosiddetto “piano B”, accontentandosi di una modifica del tutto irrisoria rispetto al progetto originario.
Carloni dice poi di aver sostenuto che “il commerciale sull’area doveva essere come da PRG adottato”, ma sa anche lui che con la variante si aggiungono, nei fatti, 25.000 nuovi metri quadri di destinazione commerciale in una zona dove, calcolate le superfici adiacenti, ce ne sono già altri 24.000.
Allora qualche domanda ce la poniamo anche noi: perché Carloni non ha partecipato all’incontro di martedì sera con i commercianti, un incontro che non aveva alcun colore politico, al quale nessun esponente di partito era stato espressamente invitato, ma nessuno è stato respinto? E ancora, perché Carloni attacca soltanto Ilva Sartini, quando le posizioni di Confesercenti e Confcommercio sono assolutamente identiche?
Nell’attacco personale di Carloni contro la Sartini ci pare ci sia dell’altro: il tentativo di dividere le associazioni –il classico “divide et impera”, insomma- per toglierci la forza che i commercianti ci hanno dato, affidandoci il compito di rappresentarli, fin dall’inizio, in questa battaglia.
Allo stesso modo, nella richiesta dell’assessore Falcioni di incontrare direttamente gli operatori, leggiamo la volontà di esautorarci, per togliere valore e autorità alla nostra protesta. Respingiamo con forza questi tentativi che dimostrano la debolezza di una posizione che vuole apparire a tutela dei commercianti quando in realtà è a loro sfavore.
Carloni afferma che ciò che gli interessa è lavorare perché il centro storico sia bello ed attraente e perché lo zuccherificio non diventi un outlet o un megastore. Bene, sono le stesse cose che interessano a noi, per le quali ci battiamo e chiediamo anche il suo sostegno.
Allora il consigliere regionale dimostri con i fatti di appoggiare questa battaglia, opponendosi, lui che può perché leader del partito di maggioranza relativa della città, ad un’operazione che decreterebbe la morte del commercio, del centro storico e dei quartieri fanesi.
da Ilva Sartini (Direttore Confesercenti Fano) e
Francesco Mezzotero (Direttore Confcommercio Fano)
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