La Consulta provinciale si schiera contro il diffuso clima omofobo di Pesaro

Si chiede all’Amministrazione Comunale pesarese di recuperare la propria credibilità istituzionale facendo ammenda degli ultimi avvenimenti che l’hanno vista protagonista di discutibili condotte, come la cancellazione del programmato concerto del coro “Komos”, gruppo canoro dichiaratamente omosessuale, su esplicito “invito” dell’arcidiocesi pesarese e del rigetto – da parte del Consiglio Comunale – della proposta di creazione di un “Registro delle Unioni di Fatto” senza neanche una opportuna discussione.
Chiediamo ai nostri amministratori di farsi garanti degli irrinunciabili e democratici principi sanciti della nostra Carta Costituzionale; chiediamo di vigilare con estrema attenzione, censurando pubblicamente irrituali comportamenti di alcune singole funzioni istituzionali che di fatto hanno contribuito a far degenerare quel clima di naturale tolleranza e convivenza civile e sociale che era il vanto dei cittadini di Pesaro.
Chiediamo al Sindaco una netta presa di posizione e di solidarietà per le vittime dell’episodio di violenza, una chiara dichiarazione di contrarietà al clima culturale omofobo che ha permesso lo svilupparsi dell’odioso episodio denunciato da Arcigay Agorà ed invitare i testimoni dell’aggressione a rendere testimonianza dell’accaduto presso le competenti autorità, espletando in questo modo il loro dovere civico.
Chiediamo ai nostri amministratori di farsi garanti degli irrinunciabili e democratici principi sanciti della nostra Carta Costituzionale; chiediamo di vigilare con estrema attenzione, censurando pubblicamente irrituali comportamenti di alcune singole funzioni istituzionali che di fatto hanno contribuito a far degenerare quel clima di naturale tolleranza e convivenza civile e sociale che era il vanto dei cittadini di Pesaro.
Chiediamo al Sindaco una netta presa di posizione e di solidarietà per le vittime dell’episodio di violenza, una chiara dichiarazione di contrarietà al clima culturale omofobo che ha permesso lo svilupparsi dell’odioso episodio denunciato da Arcigay Agorà ed invitare i testimoni dell’aggressione a rendere testimonianza dell’accaduto presso le competenti autorità, espletando in questo modo il loro dovere civico.
Chiediamo inoltre alla stessa Amministrazione di adoperarsi per favorire, attraverso ogni tipo di iniziativa, quel clima di dialogo di conoscenza e collaborazione con tutte le componenti sociali che rappresentano le minoranze oggetto di ingiustificabili aggressioni e denigrazioni.
da Raffaele A. Belviso
Coordinatore della Consulta della Provincia di Pesaro ed Urbino per la Laicità delle Istituzioni
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