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Fano: vietare le bici? Meglio vietare le auto!

Il centro di FanoFor.Bici è un’associazione cittadina che si occupa della promozione delle attività in bicicletta. L’associazione aderisce alla FIAB (Federazione Italiana amici della Bicicletta) a cui aderiscono più di 30.000 soci. All’interno della nostra associazione annoveriamo parecchi esperti ciclisti, ma anche semplici utenti delle due ruote. Obbiettivo dell’associazione è la promozione dell’uso della bicicletta e il sostegno della sicurezza per i ciclisti.

 

In merito alla selvaggia campagna anti biciclette ci sentiamo di fare della chiarezza e ci sentiamo di portare il nostro contributo alla discussione. Vorremmo specificare che l’argomento sicurezza è un tema molto sentito da chi va in bicicletta, ed è un tema di grande interesse all’interno dell’associazione stessa. Gli incidenti che coinvolgono i ciclisti e i pedoni sono all’ordine del giorno, e ciò è un motivo per cui il problema va affrontato con la dovuta cautela e senza fini di propaganda politica.

Vorremmo quindi chiarire il problema a partire da dati inconfutabili. A partire dai dati ISTAT 2008 risulta che in Italia i mezzi a motore abbiano provocato a pedoni e biciclette 27.978 incidenti. Risulta che le biciclette abbiano provocato ben 232 incidenti a pedoni.

Se volessimo pesare la capacità delle bici di provocare incidenti avremmo che le tanto disprezzate biciclette sono responsabili di ben lo 0,8 per mille degli incidenti provocati agli utenti deboli della strada. In tale situazione rimaniamo sbalorditi dalle parole spese nei giorni scorsi in cui vari rappresentanti politici individuano nelle biciclette la vera causa di pericolo.

A tali dati vorremmo aggiungere il numero di pedoni uccisi da mezzi a motore nel 2008: 640. I pedoni feriti da mezzi a motore sono stati (sempre nel 2008) ben 20395. Di fronte a questi dati vorremmo inoltre far notare la disastrosa situazione del traffico cittadino in cui è penosa la situazione delle piste ciclabili, in cui viene tollerato qualsiasi tipo di parcheggio degli autoveicoli in barba a qualsiasi legge, e in cui i controlli di velocità sono un vero ricordo.

Ricordiamo inoltre i problemi prodotti alla salute umana dagli scarichi degli autoveicoli. Uno studio dell’ASUR di Fano realizzato qualche anno fa, ha conteggiato i decessi e i ricoveri ospedalieri nella nostra città, sulla base dell’inquinamento presente. Da quello studio è risultato in maniera allarmante che i fanesi non sono esenti dai danni dovuti all’inquinamento prodotto dalla combustione dei carburanti.

Vorremmo invitare i rappresentanti di tutti i partiti interessati all’argomento, ed in generale tutti i cittadini ad affrontare con attenzione e competenza la questione della mobilità debole, che non si limita ai problemi del Corso Matteotti ma che riguarda tutto il territorio e riguarda tutti i cittadini a partire dalle fasce più deboli.

dall’Associazione Forbici di Fano

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Lunedì 23 agosto, 2010 
alle ore 10:23
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