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Anche a Urbino, venerdì 8, sciopero in difesa dell’istruzione pubblica

In piazza a Urbino gazebo della FLC CGIL raccoglierà la protesta dei lavoratori, gli studente e lo loro famiglie

il logo della CgilLa FLC CGIL ha proclamata per venerdì 8 ottobre 2010 uno sciopero nazionale di tutti i comparti della conoscenza. Si asterranno dal lavoro, alla prima ora di lezione, i docenti della scuola, dell’università e i ricercatori, il personale ausiliario, tecnico, amministrativo mentre il personale scolastico impegnato nei turni pomeridiani o serali sciopererà all’ultima ora di servizio.
 
 

La mobilitazione proseguirà  ad intermittenza fino al 20 dicembre. La Flc provinciale allestirà un gazebo in piazza della Repubblica a Urbino per raccogliere la protesta dei ricercatori dell’Università di Urbino, quella degli studenti , dei docenti della scuola e delle famiglie.

Con questa iniziativa la CGIL entra nel vivo della mobilitazione del mondo della scuola e dell’università a difesa dell’istruzione pubblica. Si proseguirà con altre ore di sciopero a intermittenza ogni 15 giorni fino al 20 dicembre.

Uno sciopero articolato a lungo termine dunque che testimonia lo stato di esasperazione di tutti i lavoratori del settore istruzione.

“Il nuovo anno scolastico si è appena aperto in una situazione di incertezza –spiega Lilli Gargamelli, segretaria Flc Cgil provinciale – e l’unico dato incontestabile è quello di un netto impoverimento della qualità dell’offerta formativa. I

l riordino della scuola di base e della scuola secondaria di secondo grado, il disegno di legge Gelmini sull’università e l’attacco agli enti di ricerca, veicolato dalla legge di riordino e dagli altri provvedimenti, stanno già ora compromettendo la funzione di queste istituzioni. Anche i sistemi di istruzione, formazione e ricerca sono sempre più al centro di un processo di smantellamento della centralità del ruolo pubblico.

È invece chiara l’intenzione del governo: favorire un esteso processo di privatizzazione dei saperi. Di questo stesso disegno fanno parte anche il blocco dei contratti e delle carriere per tre anni, la legge Brunetta e l’intenzione di cancellare definitivamente gli scatti di anzianità nella scuola”.

Lo sciopero articolato è per la CGIL una risposta coerente e decisa al restringimento degli spazi di democrazia nel lavoro. Il settore della conoscenza, investito in pieno da una vera e propria emergenza occupazionale, chiede ad alta voce di fermare questo scempio e di ripristinare le risorse necessarie già nella prossima finanziaria.

Le precarietà del mondo della scuola e dell’università va contrastata – prosegue – e  sono necessari una serie di cambiamenti per garantire una maggiore qualità all’istruzione. Altrettanto importante è la protesta dei ricercatori universitari di Urbino che, assieme agli studenti, rappresentano le categorie più colpite dal disegno di legge Gelmini.

La FLC CGIL sostiene questa mobilitazione, ritenendola centrale per riaprire una discussione pubblica sul ruolo della conoscenza come bene comune”.  

da Marina Druda

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Giovedì 7 ottobre, 2010 
alle ore 9:51
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