Fano: contro la collaborazione con la Nestlè per un Carnevale etico
Dopo la discesa in campo dell’abile ufficio stampa della Nestlè, abbiamo finalmente un chiaro quadro della frettolosa scelta dei consiglieri fanesi di maggioranza, della loro decisione di riprendere accordi commerciali con Nestlè per il lancio di dolciumi al Carnevale di Fano.
La scelta si è rivelata essere ideologica e poco ponderata, sconfessata dai fatti. La “Perugina”, la fabbrica “della tradizione”, si rivela infatti per quella che è, cioè una multinazionale, la Nestlè, non la fabbrica dei sogni a stelline blu che profuma di buono ma un complesso industriale con sede in Belgio.
Questa è la “tradizione” per la quale i consiglieri vorrebbero svendere la saggia scelta di affidarsi invece a produttori italiani (e con sistemi di certificazione dell’eticità del prodotto) di cioccolata.
L’eticità del Carnevale non è una questione ideologica o di partito: anche le forze politiche sono volute scendere in campo ma noi crediamo che il sapere che quello che si mangia e si consuma non costa sofferenza ad altri va al di là dei colori di appartenenza.
Proprio per questo siamo delusi dall’atteggiamento dei portavoce Nestlè, che celano dietro le belle parole uno stile aggressivo e offensivo, definendo chi li critica persone non informate o informate “col copia e incolla”. Emula del resto la signora Campanella (ex Carnevalesca), che attacca il comitato per il Carnevale etico con affermazioni da codice penale (“diffamatori”, “oltranzisti” ecc.).
La multinazionale Nestlè sta tentando da anni di rimediare con campagne mediatiche alla “brutta figura” internazionale fatta col commercio di latte in polvere, e tuttora è denunciata da importanti fonti di stampa, tra l’altro, come implicata nello sfruttamento del lavoro minorile per la raccolta del cacao.
Non siamo noi a inventarlo ma la stampa internazionale a dirlo. E non bastano i “mea culpa” e le nuove strategie di marketing per riabilitarsi. Che anche altre multinazionali siano coinvolte in simili affari è una ragione in più per sostenere invece il commercio equo e solidale.
Per questo diciamo:
–sì al confronto pubblico ma aperto a tutti i cittadini, con la garanzia di parola, e col chiaro patto che se gli argomenti del comitato per un Carnevale etico verranno giudicati credibili e attuali, i consiglieri di maggioranza ritireranno definitivamente la loro decisione ;
–sì al Carnevale etico, auguriamo che anzi l’amministrazione promuova la solidarietà ai bambini di Haiti decimati dal colera. Con un euro di contributo volontario per ogni presenza alle sfilate Fano si possono salvare dall’epidemia migliaia di bambini. E la solidarietà può diventare appuntamento fisso delle sfilate.
Perché per essere allegri e sereni, anche al Carnevale, bisogna avere coscienza, a posto. E siamo sicuri che tutti, ad iniziare dal nostro Sindaco, possano essere d’accordo su ciò.
Per info: Alternativa Libertaria, associazione culturale, piazza Capuana 4, Fano.
altlib@altraofficina.it e Rimarchevole, blog multiautore, Fano-Pesaro //rimarchevole.wordpress.com.
da Comitainrete
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