Urbino, al Magistero Nuovo Stati Generali di Scuola e Università

1) I provvedimenti governativi che dal 2008 stanno colpendo la scuola elementare, la scuola media, la scuola superiore e la formazione universitaria costituiscono una grave violazione al diritto allo studio sancito dalla carta costituzionale agli articoli 3 e 34;
2) Le leggi finanziarie varate nel triennio 2008-2010 hanno condotto ad un ridimensionamento dei posti e delle ore di insegnamento tale da produrre il licenziamento di massa di migliaia di insegnanti a tempo determinato – condannandoli ad una precarietà infinita – ed un impoverimento dell’offerta formativa complessiva, a fronte, invece, di un incremento di fondi per le scuole paritarie;
3) Il DDL Gelmini consegna l’università italiana al mercato degli interessi privati e reintroduce un accesso legato al censo tramite la dismissione del diritto allo studio conseguente la sostituzione delle borse di studio con il sistema del prestito d’onore;
4) I movimenti che cercano di contrastare questo processo di svalorizzazione della formazione pubblica, lungi dall’essere soggetti di destabilizzazione sociale, hanno invece a cuore e rivendicano i valori culturali ed i diritti democratici fondamentali di dignità e libertà dell’insegnamento, dell’apprendimento, della ricerca, del sostegno del reddito per gli studi, della formazione di coscienze critiche e libere, dell’inserimento stabile nel mondo del lavoro, della possibilità di costruirsi un progetto di vita autonomo e sicuro.
Le realtà partecipanti nell’incontro del 10 dicembre ad Urbino:
- Sottolineano il grande segnale dato dal movimento studentesco universitario italiano ed europeo con le mobilitazioni contro i provvedimenti figli della stessa logica del profitto che ha provocato la crisi economica in atto;
- Fanno appello alle forze sociali e politiche sinceramente e disinteressatamente impegnate nella difesa della formazione pubblica quale bene comune indisponibile, incedibile, invendibile, immercificabile, ad esprimere la loro solidarietà ai movimenti in lotta;
- Fanno appello alle istituzioni regionali, provinciali, comunali per la salvaguardia delle scuole e delle università quali presìdi di cultura nel territorio;
- Si costituiscono in Rete di Solidarietà per le mobilitazioni e le iniziative future a partire dalla conclusione vittoriosa di questa prima fase di lotta ad Urbino.
I soggetti partecipanti sostengono oggi in particolare la vertenza riguardante la copertura totale delle borse di studio per tutti gli studenti universitari idonei delle Marche (rivendicazione dell’Assemblea Permanente degli studenti dell’Università di Urbino nei confronti della Giunta Spacca) e si dànno appuntamento a gennaio per un nuovo momento di incontro, riflessione ed organizzazione che dia solidità alla Rete di Solidarietà e che rilanci la mobilitazione del mondo della conoscenza.
dall’Assemblea Permanente di Urbino
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Pesaro Urbino Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!