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Simone Giorgi correrà il Gp di Indianapolis

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Simone GiorgiC’è chi va in America per ritemprare le membra dopo le delusioni olimpiche cogliendo al volo le avances della televisione e chi nel nuovo continente vola per alimentare un sogno esclusivamente sportivo. Simone Grotzkyj Giorgi fa parte di questa seconda categoria.

Il ventenne pilota pesarese, testimonial dell’associazione per giovani centauri Progetto Moto Pesaro, è entrato a far parte ufficialmente del carrozzone del motomondiale. Il team Campetella lo ha chiamato per sostituire Manuel Poggiali alla guida di una Cagiva 250. Lui ha accettato e, tre giorni dopo la stipula dell’accordo, è arrivato in fondo a un Gran premio impegnativo come quello di San Marino riviera di Rimini giungendo a punti

“Non sapevo nulla fino al mercoledì precedente la gara del Santa Monica di Misano – ammette Simone Giorgi prima di partire per l’America, dove domenica si correrà il Gp di Indianapolis –. Mi hanno chiamato, ho parlato coi vertici del team e ho corso. Una cosa bellissima quella di tornare nel motomondiale (Simone per due stagioni aveva gareggiato in 125, ndr) anche perché inaspettata. La gara di Misano poi è andata benino. I ragazzi del team hanno lavorato alla grande. Abbiamo fatto mosse adeguate e alla fine è arrivato un quindicesimo posto che considero un risultato discreto”. Caspita. Soprattutto per chi ha avuto solo tre giorni per prendere familiarità con una moto molto diversa da una 600 dell’europeo Superstock con cui aveva iniziato la stagione. “Una quattro tempi è più gestibile. La due e mezzo è una moto più scorbutica anche se poi come velocità di punta siamo più o meno lì. Non ero più abituato invece a fare gare di trequarti d’ora. E’ lungo correre un Gp del motomondiale ma è andata bene. E poi non mi spavento. L’auspicio è quello di rimanere a punti anche in America”.
La 125 e la 250 non corrono su quel circuito storico, un’ovale reso celebre dalla 500 miglia, dal 1994. Il fatto che la pista di Indianapolis è nuova per tutti i centauri odierni della sua classe potrebbe costituire un piccolo vantaggio. Simone Grotzkyj Giorgi concorda anche se…: “Il fatto che è la prima volta che si gareggia potrebbe mettere tutti i piloti nelle stesse condizioni, anche se indubbiamente gli altri hanno una padronanza del mezzo maggiore di me. Comunque nessun problema. Siamo ottimisti sperando di ripetere la gara di Misano”.
Un augurio che i vertici e tutti i ragazzini dell’associazione, che al Santa Monica hanno visto in piega Simone con la tuta griffata col logo Pmp, mandano via web. In barba alla migliaia di chilometri e ai fusi da smaltire.

da Progetto Moto Pesaro

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Mercoledì 10 settembre, 2008 
alle ore 14:34
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