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Porto di Pesaro, gli operatori disperati chiedono la ripresa immediata dei lavori

Bene l’accordo tra impresa e Provveditorato. Ora serve una proroga della Regione Marche per il dragaggio delle sabbie 
 
Il cantiere navale di PesaroOccorre uscire al più presto da questo stato di paralisi”. L’annunciato sblocco della situazione per quel che riguarda i lavori per il nuovo porto di Pesaro – dopo il vertice tenutosi nei giorni scorsi a Bologna – è stato accolto positivamente dagli operatori del porto. Certo, ora occorrono una serie di ulteriori incontri (il prossimo lunedì), anche se pare che questa volta la vertenza possa chiudersi positivamente.

 

“La notizia di un accordo tra la ditta appaltatrice ed il Provveditorato alle opere pubbliche di Ancona per una pronta ripresa dei lavori non può che farci piacere – dice Daniele Volpini, presidente di CNA Nautica – visto che da mesi le nostre attività sono praticamente isolate e l’attività cantieristica ridotta ai minimi termini.

Una situazione che sta diventando insostenibile; in primo luogo per lo stato in cui si trovano ridotte le banchine del porto ed in secondo luogo per la grave crisi che ha colpito tutto il settore”. Un mix esplosivo che secondo CNA Nautica in questi mesi di lenta agonia ha portato alcune attività che lavorano sul porto alla chiusura; altre alla messa in vendita della licenza ed altre ancora a cercare di sopravvivere.

“La crisi del Cantiere Navale è stata certamente quella più eclatante in termini di ricaduta occupazionale e per questo ha trovato maggiore risonanza rispetto alle difficoltà dei piccoli che pure si sono trovati a dover fronteggiare momenti durissimi che hanno portato alcune attività a dover chiudere o ridurre i propri dipendenti”.

“Per questo la notizia di una ripresa dei lavori, se pure non produrrà effetti positivi nell’immediato – aggiunge Moreno Bordoni, responsabile provinciale di CNA Nautica – non può che essere vista positivamente, almeno in termini di prospettiva. E’ chiaro che tutti i soggetti coinvolti ora dovranno fare seriamente la loro parte: la ditta appaltatrice in primis ma anche le istituzioni pubbliche”.
 
“A questo proposito – conclude Daniele Volpini – occorre che la Regione Marche conceda le necessarie deroghe per quanto riguarda il dragaggio ed il prelevamento di sabbia dal fondale. Non è possibile indicare come termine, così come è previsto ora, la fine del mese di febbraio per prelevare sabbia dal fondo. Serve una proroga di almeno due o tre mesi, visto che la stagione balneare vera e propria comincia a giugno e che i tempi per far rientrare le caratteristiche e l’aspetto dell’acqua ai valori originari è di alcuni giorni e non di mesi”.

Come CNA Nautica desideriamo infine esprimere un ringraziamento per il lavoro svolto in questa fase dal segretario provinciale della CNA, Camilla Fabbri e plaudiamo all’efficace lavoro di coordinamento e mediazione tra le parti messo in campo dal presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, Alberto Drudi”.             
 
dalla CNA di Pesaro e Urbino

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Venerdì 21 gennaio, 2011 
alle ore 18:57
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