Case a Fano, edilizia bloccata tirano solo le ristrutturazioni
Una ricerca della CNA evidenzia la paralisi nel mercato dell’edilizia residenziale. Giovedì un incontro pubblico sulle B5 tra Comune, Provincia, tecnici e imprenditori.
Un monitoraggio durato cinque mesi (da novembre 2010 a febbraio 2011), che ha fotografato tutti gli interventi edilizi nel Comune di Fano. Una ricerca sulle concessioni edilizie condotta dalla CNA di Pesaro e Urbino su tutta la provincia che ha dimostrato come nella terza città delle Marche a “tirare” il mercato dell’edilizia residenziale siano soprattutto gli interventi legati all’ampliamento delle case e la loro ristrutturazione.
Praticamente ferme le nuove costruzioni, in questo momento sono solo i risanamenti e gli ampliamenti a dare un pò di fiato alle imprese. Da novembre a febbraio sono state infatti 91 le concessioni edilizie concesse dal Comune. Di queste il 41% ha riguardato lavori di ampliamento (interventi in applicazione al Piano Casa che concede l’aumento delle cubature), il 24% di costruzioni, il 10% di demolizioni ed il rimanente 25% tra manutenzioni e ristrutturazioni.
Sotto questo aspetto Fano dimostra una vitalità pressoché tripla rispetto a Pesaro dove, nello stesso periodo, analoghe concessioni edilizie si sono fermate a quota 31. “Tuttavia – dice Fausto Baldarelli, responsabile di CNA costruzioni – questa discreta vitalità edilizia nel Comune di Fano nelle ristrutturazioni non compensa affatto la totale paralisi nel mercato del nuovo. La crisi del settore purtroppo non è ancora finita e le previsioni dicono che durerà ancora”.
In questo momento un’altra opportunità è offerta dalle cosiddette B5, le case coloniche che potrebbero essere ristrutturate non appena sarà adottato l’apposito Piano particolareggiato. Lo sblocco dell’iter amministrativo dello strumento urbanistico, secondo la CNA, potrebbe dare il via libera ad una serie di interventi di qualificazione e ristrutturazione nel comprensorio fanese.
“Si tratterebbe – dice il responsabile provinciale dell’Unione, Fausto Baldarelli – di un’altra importante opportunità per un settore in grave difficoltà”. Secondo la CNA le costruzioni classificate come B5 sono oltre 200 nel territorio comunale e su queste si potrebbero operare una serie di interventi come ampliamenti, ristrutturazioni e riqualificazioni che migliorerebbero non solo il decoro e l’immagine del comprensorio comunale, ma che darebbero forte impulso all’economia e ad un settore che ha risentito più di altri i contraccolpi della crisi.
A queste si legano fortemente gli interventi legati all’attuazione del Piano Casa che prevedono aumenti di cubatura e riqualificazione delle abitazioni secondo le norme legate al risparmio energetico. Queste consentirebbero agevolazioni fiscali per i cittadini nella misura del 36 e del 55%.
“Per non perdere questo tipo di agevolazioni, e per creare nuove opportunità alle nostre imprese – conclude Baldarelli – occorre accelerare i tempi. Per questo ci appelliamo a Comune di Fano e Provincia per chiudere al più presto l’iter amministrativo del Piano particolareggiato. La crisi non aspetta e molte ditte del settore, se qualcosa non cambierà, rischiano la chiusura per mancanza di lavoro”.
Su questo la CNA ha organizzato un incontro che si terrà Giovedì 26 maggio alle ore 18 nella Sala del Convento di Santa Maria Nuova in via Giovanni da Serravalle 5. Interveranno Fausto Baldarelli; il dirigente del settore urbanistica del Comune di Fano, ingegner Adriano Giangolini; l’ingegner Maurizio Bartoli, responsabile urbanistica Provincia di Pesaro e Urbino; l’assessore all’urbanistica del Comune di Fano, Mauro Falcioni; l’assessore provinciale, Claudio Minardi. Coordinerà i lavori, Luigi Colombaretti, responsabile territoriale della CNA di Pesaro e Urbino.
dalla CNA di Pesaro e Urbino
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