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Gran Bretagna come Pesaro-Urbino, ma un anno dopo

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Il premier inglese Cameron lancia l’idea di ‘misurare’ la felicita’, ma in Italia questo e’ gia’ realta’ con progetto pilota della Provincia di Pesaro Urbino e dell’Istat.

Pesaro 1 novembre – Il premier britannico David Cameron lancia una proposta di “misurazione” della felicità. Potrebbe sembrare un’idea originale e frutto di una qualche eccelsa mente inglese, invece questa idea è stata ed è già realtà in Italia, messa in pratica nella provincia di Pesaro Urbino nel maggio 2010 con la collaborazione dell’Istat al fine di sperimentare un nuovo indicatore: il Bes (Benessere equo e solidale).


L’idea del Bes inglese non differisce di molto da quella attuata a Pesaro, “noi – spiega il presidente della provincia Matteo Ricci – prendiamo in considerazione 5 parametri, oltre ovviamente alla crescita: la sostenibilità, la salute, e l’aspettativa di vita, le disuguaglianze,  la sicurezza sociale, la qualità delle relazioni sociali”. Rispetto a Cameron che ha escluso l’ambiente e il riscaldamento globale, aggiunge “mi sembra che noi puntiamo maggiormente l’attenzione sulle disuguaglianze”.

Il questionario su cui Cameron ormai lavora da quasi un anno è composto da una serie di 10 domande rivolte agli inglesi. Sono domande che spaziano su ogni campo della vita, da quello privato (se vanno d’accordo con il proprio marito o la propria moglie) a quello economico (se il guadagno è sufficiente) senza dimenticare domande sull’ordine pubblico e l’istruzione ricevuta. Questo di Cameron è un vero e proprio tentativo di “censimento” della felicità. L’intento del premier Cameron è quello di prendere per mano i suoi elettori e portare l’Inghilterra fuori dalla crisi economica e tentare di capire di cosa hanno bisogno.
Ovviamente non sono mancate le feroci critiche a questa idea che è stata definita da molti come “folle” in quanto non sarebbe possibile misurare la felicità e la sua progettazione ha sfiorato i due milioni di sterline nell’arco di un anno.

La sola idea che la contentezza individuale possa essere misurata è, nella migliore delle ipotesi, una follia folle e nella peggiore un’invasione della privacy – ha detto Jill Kirby, esperta di diritto di famiglia anglosassone-il governo dovrebbe concentrarsi su cose concrete che davvero interessano la nostra vita piuttosto che su quello che loro pensano che noi proviamo”. 

L’idea non ha raccolto solo pareri negativi, infatti uno dei più attivi sostenitori dell’idea di Cameron è il giovane presidente della Provincia di Pesaro-Urbino, quel Ricci che solo un anno fa riceva critiche per la sua idea del Bes, che poi successivamente ha fatto scuola, tanto che lo stesso Ricci, proprio in questi giorni è a Washington come ospite ad un meeting del Center  for  American Progress. Nella  provincia di Pesaro Urbino più che un questionario da sottoporre, si è svolto un vero e proprio “Festival della felicità”, durato 8 giorni dal 27 maggio al 5 giugno 2010. Intento del Festival era quello di esplorare e confrontare il Bil (benessere interno lordo), arrivando a definire i paramentri del calcolo della felicità. Nelle giornate del festival si sono alternati dibattiti,talk show, spettacoli, presentazioni di libri, incontri, ai quali hanno partecipato oltre 50 esponenti illustri della cultura, economia, religione, arte, spettacolo, politica, editoria. Fiore all’occhiello della manifestazione è stata la presenza di Roberto Benigni, il quale ha tenuto uno dei suoi classici show.                                                                                                                                                

Il Democratico Ricci applaude all’iniziativa del conservatore Cameron:”fuori dall’Italia c’è un dibattito sul futuro, qui invece si galleggia “. Per il 2012 è già in cantiere un’altra edizione del Festival della Felicità, con il presidente dell’Istat Giovannini alla guida del comitato scientifico-culturale e la presidenza onoraria a Kathleen Kennedy, figlia di Bob.                                                           
Ma per il presidente della provincia pesarese il vero banco di prova sarà il 2020, sarà in quell’anno che si vedrà se i nuovi indicatori avranno avuto successo, oppure no.

Fabio Troiano

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Mercoledì 2 novembre, 2011 
alle ore 17:19
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