Riaperto il progetto della E-78 Fano-Grosseto
L’infrastruttura beneficerà del cosiddetto “bonus fiscale”
«Bonus fiscale per la Fano-Grosseto». Non è un semplice rumor, ma qualcosa di ben più sostanzioso. Perché dal Ministero delle Infrastrutture, le indicazioni dei tecnici hanno assunto, nelle ultime ore, contorni ben definiti.
«E danno la E-78 – osserva Matteo Ricci – tra le grandi opere che potranno essere sbloccate a breve, grazie al fisco più leggero inserito nel decreto-bis varato la scorsa settimana dal governo». Un passo avanti per la “Strada dei Due Mari”. Inserita nel lotto insieme all’alta velocità Verona-Padova, all’ampliamento della Metro C e D di Roma e a poche altre infrastrutture che usufruiranno del credito d’imposta al 50 per cento. In prospettiva del project financing agevolato.
Soddisfatto il presidente della Provincia: «E’ un risultato importante – continua Ricci. Il segno che la questione dell’eterna incompiuta, grazie alla mobilitazione partita dalla Guinza, ha riacquistato visibilità e valore agli occhi del governo. La E-78 era un dossier chiuso nei cassetti romani, ora il fascicolo è più che riaperto. La dimostrazione? Il bonus fiscale è un contributo pubblico per opere ritenute strategiche da Roma. In questo senso, è stato fondamentale anche l’impegno e l’apporto della Regione e del presidente Spacca».
L’agevolazione potrà arrivare fino alla metà dell’Ires e dell’Irap, relativamente a realizzazione e, in parte, gestione dell’opera. Confermati il canone di locazione a carico dello Stato e il pedaggio lungo la tratta, ora si attende l’offerta dell’Ati composta da Strabag, Astaldi e coop Cmc entro la fine del mese. Insieme alla costituzione della società di partenariato pubblico-privata con Regioni, Anas e ministero, su cui si sta chiudendo il cerchio.
da Francesco Nonni
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