Frode prodotti bio con Ogm: 23 persone indagate, perquisizioni anche nelle Marche
Anche nelle Marche, come in diverse regioni d’Italia, vi sono stati sequestri di cibi e prodotti agricoli falsamente etichettati e certificati come biologici locali. In realtà venivano dall’estero, molto spesso contenevano pesticidi nonostante fossero destinati all’industria dei mangimi, oppure erano contaminati da agenti chimici vietati nell’agricoltura biologica e persino con OGM, organismi geneticamente modificati.
E’ questa la scoperta della Guardia di finanza pesarese e dell’Ispettorato repressione frodi del ministero delle Politiche Agricole coordinati nelle indagini dalla Procura della Repubblica di Pesaro. L’operazione è stata chiamata ‘Green War‘ e mira a far luce su quella che si presenta come una frode in commercio in grande stile con tanto di associazione a delinquere dietro le quinte che gestiva il traffico di prodotti agricoli certificati come bio quando inrealtà non lo erano.
In particolare nelle Marche sono state sequestrate oltre 1500 tonnellate di mais proveniente dall’Ucraina che di biologico non aveva nulla e circa 30 tonnellate di soia indiana dalla Moldavia lavorata con pesticidi vietati per quanto riguarda il bio.
E sono ben 23 le persone finite nel registro degli indagati, una decina le società di cui devono ancora però essere chiarite le responasbilità. Tra queste vi sono ovviamente le aziende produttrici ma anche gli enti certificatori, uno con sede a Fano.
da Redazione
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Pesaro Urbino Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!