Cartoceto dedica il Convegno dei “Teatri delle Diversità” a Claudio Meldolesi
Sabato 24 e domenica 25 ottobre prossimi, presso i comuni di Cartoceto e Saltara (Pesaro e Urbino), si terrà il Decimo Convegno Internazionale di Studi “I teatri delle diversità” promosso dall’Associazione Culturale “Aenigma” editrice dalla rivista “Teatri delle diversità’” diretta da Emilo Pozzi e Vito Minoia (docenti di teatro all’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”), che dal 1996 ha inaugurato, a livello europeo, una ricerca scientifica sulle esperienze di espressione creativa con finalità artistiche e socio-educative nei territori dell’handicap, disagio psichico, carcere, tossicodipendenze, ed altri.
L’edizione 2009 è dedicata a Claudio Meldolesi scomparso il 12 settembre 2009. È stata una delle figure del teatro italiano che ha unito in sé un immenso valore culturale ed umano, componente del comitato scientifico della rivista, è stato presidente del DAMS di Bologna e Accademico dei Lincei, oltre che promotore del Teatro e Carcere in Italia.
L’intera iniziativa è finalizzata ad approfondire una riflessione sulle attività teatrali negli istituti penitenziari in Italia e all’estero. Nella mattinata del 24 ottobre, dopo i saluti istituzionali e l’introduzione ai lavori del convegno di Emilio Pozzi e Gianfranco de Bosio (presidente dell’istituto dell’Opera e Poesia dell’UNESCO), sarà Daniele Seragnoli (docente di Storia del teatro all’Università di Ferrara) a ricordare senza retorica Claudio Meldolesi ed i suoi studi sul teatro d’interazione sociale.
Roberto Mazzini (storico animatore del Teatro dell’Oppresso in Italia) ricorderà invece la figura di Augusto Boal, scomparso a maggio. A questo regista-pedagogo brasiliano è dedicata anche una mostra fotografica di Franco Deriu sull’esperienza di Teatro Forum condotta dal Teatro Aenigma e dalla Compagnia Lo spacco nella Casa Circondariale di Pesaro nel 2007 (iniziativa replicata negli istituti penitenziari di Ancona, Fossombrone e Macerata Feltria), direttamente ispirata alle modalità di lavoro ideate da Boal.
“Incontri. 14 passi nelle scritture” con la regia di Gabriele Boccacini è invece il titolo della performance della Compagnia Stalker Teatro chiuderà la mattinata e aprirà il sipario sul IV Festival Le visioni del Cambiamento. Sulla base di una modalità recentemente sperimentata anche in carcere a Torino, gli attori offrono agli spettatori la possibilità di partecipare direttamente all’evento teatrale. Il tema poetico a cui si ispira il testo è tratto da una ricerca su brani dell’ Antico Testamento.
La sessione pomeridiana, programmata presso il Museo delle Scienze nel Palazzo del Balì di Saltara, sarà la vetrina delle più importanti esperienze attuate nelle istituzioni penitenziarie italiane e non solo. Si aprirà con la presentazione del volume, appena pubblicato, “Recito, dunque so(g)no” a cura di Emilio Pozzi e Vito Minoia (Edizioni Nuove Catarsi, Urbino, 2009), per proseguire con testimonianze e documentazioni filmiche da Charleville Meziers (Francia) e da Torino, Roma (Centro Studi Enrico Maria Salerno), Napoli, Ferrara (Teatro Nucleo), Aversa, Saluzzo, Berlino, Milano, Pesaro, Ancona, Montelupo Fiorentino, Livorno, Bari (Teatro Kismet), Arezzo, Padova, Venezia, Reggio Emilia. Altre adesioni sono in arrivo da Catania, Milano, Bologna.
Alle 19.00 con trasferimento in bus ci si sposterà nella cittadina di Novafeltria, già in Romagna, (sede dal mese di giugno scorso del Festival di teatro “Scene di Frontiera” in stretta relazione con il convegno di Cartoceto), per assistere al secondo appuntamento del programma de “Le visioni del Cambiamento” con “Aspettando Godot” di Samuel Beckett proposto dalla compagnia Teatro Popolare d’Arte con la regia di Gianfranco Pedullà. Lo spettacolo nasce dopo una intensa esperienza produttiva sviluppata all’interno del carcere di Arezzo con “L’apocalisse secondo Beckett”, omaggio al grande drammaturgo irlandese. Nel ruolo di Estragone Daniele Bastianelli, ex detenuto, oggi attore nel gruppo fiorentino.
I lavori riprenderanno nella mattinata di domenica, alle 9.30. Il programma prevede una riflessione su “Etica ed Estetica nelle poetiche del teatro recluso”. Interverranno: Gianfranco Pedullà, regista del Teatro popolare d’Arte, già docente all’Università di Cassino; Cristina Valenti, docente di drammaturgia (DAMS, Università di Bologna); Giulia Innocenti Malini, docente di Teatro sociale (Università Cattolica di Brescia); Valeria Ottolenghi, vicepresidente dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Le conclusioni saranno affidate a Emilio Pozzi e Gianfranco de Bosio.
Nel corso di tutto il mese successivo (fino al 26 novembre) proseguiranno le iniziative del Festival tra Università di Urbino e Teatro di strada Fontesecco a Pesaro (nella Casa circondariale); questa IV edizione si presenta ancora più ricca, con appuntamenti dedicati alla riflessione sugli aspetti che legano il teatro alle diverse forme di disagio attraverso spettacoli, video, e incontri con autori, attori e registi. (Il programma dettagliato del Festival è pubblicato nel sito www.teatroaenigma.it)
L’iniziativa, a cura del Teatro Aenigma– Centro Universitario Internazionale di Produzione e Ricerca sui rapporti tra Teatro e Disagio all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e diretta da Vito Minoia, è patrocinata da Università degli studi di Urbino, Regione Marche-giunta regionale assessorato ai beni e attività culturali, Presidenza del Consiglio regionale delle Marche, Ministero dei beni e attività culturali-direzione generale per lo spettacolo dal vivo, Ministero della Giustizia-direzione della Casa circondariale di Pesaro, Provincia di Pesaro e Urbino, Città di Pesaro, Città di Urbino, Comune di Novafeltria, Comune di Saltara, Comune di Cartoceto, Associazione nazionale dei critici di teatro. Collaborazione della Cooperativa sociale Labirinto.
Per dettagliate informazioni e per le iscrizioni al Convegno visitare il sito www.teatridellediversita.it oppure www.teatroaenigma.it .
dal Teatro Aenigma
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