Ospedale unico Pesaro-Fano: per D’Anna è un “unico salto nel buio”
In passato il nome dei benefattori che hanno contribuito a costruire gli ospedali veniva scolpito sul marmo a testimonianza del rapporto sentito tra cittadini e Città ,dove il benestante, ma anche semplici persone, donavano alla propria città, un segno tangibile di appartenenza alla propria comunità contribuendo a costruire una struttura utile a tutti.
Oggi con un documento comune sull’Ospedale Unico, due consigli comunali, quello di Pesaro e Fano, si apprestano a “cancellare” quei nomi, ma sopratutto corrono il rischio di sancire il principio inverso cioè la comunità che “dona” al privato, valorizzandone i terreni per costruire l’unico ospedale della provincia per acuti e per “fare città” cioè quel muro-città metropolitana che dividerà ancora di più la costa dall’entroterra.
Avendo ricoperto il ruolo di consigliere comunale per diversi anni sono consapevole del fatto che troppo spesso il voto favorevole o contrario dato in consiglio è il frutto di “ordini di scuderia” giustificato dal fatto di mostrare all’esterno una falsa unanimità nelle decisioni.
Ma qui non si tratta di un semplice atto, si tratta di scelte sostanziali che avranno enormi riflessi sul territorio. E’ possibile dunque che nonostante la forte opposizione dei cittadini, le perplessità di molti medici, la presenza attiva di comitati che denunciano mancanza di trasparenza e partecipazione sulla questione Ospedale Unico i rappresentanti di due consigli comunali vadano unanimemente ad avallare tale operazione?
Se questo avvenisse sarebbe una ulteriore conferma del distacco tra la politica, una parte consistente della politica e i cittadini. Ancora una volta i partiti, le “scelte” dei partiti conterebbero più delle persone, scavando ancora di più quel “fosso”tra cittadini e istituzioni.
Non c’è stata condivisone, non c’è stata partecipazione, non c’è stata trasparenza, non c’è certezza che la costruzione di un un Unico Ospedale risolva i problemi della sanità nella nostra provincia, non c’è perfino certezza su costi e finanziamenti. L’ospedale unico è un salto nel buio. Consiglieri accendete la lampadina, siete ancora in tempo.
da Giancarlo D’Anna
vice presidente commissione sanità
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