Pesaro, Fano e Rimini celebrano il genio ribelle Simone Cantarini
Tre mostre pensate per valorizzare, nel quattrocentesimo anniversario della sua nascita, l’eclettico pittore nativo di Pesaro
Artista geniale e ribelle, passionale e irruento, sensibile e arrogante, ma anche poeta e mercante, Simone Cantarini nasce a Pesaro nel 1612 e muore a Verona nel 1648; un “provinciale” che osò sfidare Guido Reni, il “divino” maestro. In occasione dei 400 anni dalla sua nascita, le tre città di Fano, Pesaro e Rimini celebrano questa speciale occasione, promuovendo tre eventi diversi ma strettamente connessi, e pensati, sottolinea l’assessore alla Cultura Gloriana Gambini, per valorizzare storia, opere e temi delle sedi coinvolte.
Così articolato su tre territori ed altrettanti temi, il progetto consente di mettere a fuoco, da inediti punti di vista, quanto del pittore conserva la sua terra, in particolare tra Pesaro e Fano, luoghi primari della formazione e snodi della sua carriera, ma anche di ampliare lo sguardo attingendo a opere provenienti da musei e collezioni private nazionali e internazionali. Ne deriverà una prospettiva ‘completa’ sulla figura dell’artista e sui rapporti con i luoghi d’origine, argomento centrale per la sua moderna comprensione ormai concordemente sottratta alla limitante lettura di allievo del Reni. Ogni mostra avrà un suo catalogo, per dar conto della singolarità delle esposizioni che, dopo le monografiche tenute nel 1997 a Pesaro e a Bologna, si pongono come omaggi incentrati su approfondimenti di diversi aspetti della multiforme attività di Cantarini: il disegno, la pittura, le acqueforti, la committenza e il collezionismo, le vivaci personalità che si sono formate sulla sua eredità artistica.
Dopo quello di Fano (dal 30 giugno), sabato 7 luglio, s’inaugura l’evento pesarese accolto presso i Musei Civici di palazzo Mosca che esporranno le opere conservate in collezioni pubbliche e private della città, con alcuni importanti inediti. Particolarmente significativo è il nucleo di dipinti scelto dalla quadreria della Banca dell’Adriatico, che comprende capolavori assoluti, quali il celebre Ritratto di Eleonora Albani Tomasi. Altrettanto notevole il gruppo dei Cantarini della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, inanellati con alcune tele di collezioni private. Partendo dalle novità recentemente emerse sui due dipinti provenienti dalla distrutta chiesa dei Filippini – Maddalena e San Giuseppe penitenti – oggi ai Musei Civici, si rifletterà sul lascito di Cantarini nel clima artistico della Pesaro di metà Seicento, mettendo in luce alcune singolari e poco note personalità artistiche quali: Domenico e Giovanni Peruzzini, Giovanni Luffoli, Giulio Cesare Begni, Giovanni Venanzi, ulteriormente connotate da un nucleo straordinario di disegni inediti, anche del maestro, provenienti dal Fondo Antaldi della Biblioteca Oliveriana di Pesaro. Il percorso pesarese si completa nella chiesa di Sant’Agostino, di fronte alla casa natale del pittore, con la visione della giovanile, vibrante pala con la Beata Rita.
A Fano dal 30 giugno, nell’elegante cornice della Pinacoteca San Domenico, si articolerà un percorso sul tema del mercato artistico seicentesco. A partire dalle due opere di proprietà della Fondazione, Agar e l’angelo e Madonna della rosa, variamente replicate e copiate, sono esposte a coppie alcune repliche e varianti di invenzioni di Cantarini che riscossero un grande successo. Un inedito contributo sullo stesso tema, anche per la diffusione di questi modelli cantariniani, sarà l’esposizione di una ricca selezione di acqueforti del pittore.Grande risalto avranno le tre pale conservate al Museo Civico, con al centro il San Pietro che risana lo storpio, realizzato per la chiesa filippina di San Pietro in Valle. L’itinerario si completa con la visita al museo cittadino, dove si potranno ammirare molte delle opere da cui il pittore traeva ispirazione, in particolare quando lavorava per San Pietro in Valle: prima fra tutte, la amatissima Annunciazione di Guido Reni ma anche le pale, ‘caravaggesche’, di Giovan Francesco Guerrieri.
Il Museo della città di Rimini celebra invece il quarto centenario della nascita di Simone Cantarini in due momenti distinti. Il 25 luglio, giorno di San Giacomo, si terrà una serata di studi dedicata a San Giacomo in gloria, l’opera riminese che documenta la più alta e sublime adesione al linguaggio del maestro Guido Reni. Il 15 dicembre (sarà visitabile fino al 3 febbraio 2013) s’inaugura la mostra di disegni e incisioni di Cantarini e artisti del suo entourage, tratti dalla raccolta della Biblioteca Oliveriana di Pesaro. Si rende così omaggio anche alla produzione grafica del geniale artista.
FANO, PESARO E RIMINI PER SIMONE CANTARINI GENIO RIBELLE – 1612-2012 è un progetto sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici deille Marche, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino. La mostra di Pesaro è organizzata da: Comune di Pesaro – Assessorato alla Cultura, Biblioteca e Musei Oliveriani, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Sistema Museo, Intesa San Paolo, Banca dell’Adriatico, Banca Marche.
Per informazione contattare il numero di tel. 0721/387541.
Le sedi della mostra: Fano per Simone Cantarini, Pinacoteca San Domenico dal 30 giugno al 30 settembre; Pesaro per Simone Cantarini, Musei Civici palazzo Mosca dal 7 luglio al 9 settembre; Rimini per Simone Cantarini, Museo della Città dal 15 dicembre 2012 al 3 febbraio 2013
dal Comune di Pesaro
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