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Importante riconoscimento per il rettore dell’Università di Urbino

Giorgio Calcagnini ha infatti ricevuto il Premio d'Onore per l'Economia nell'ambito del Premio "Casentino"

Giorgio Calcagnini riceve il Premio d'onore all'economia

Si è svolta sabato scorso nell’Abbazia di San Fedele a Poppi (AR) la cerimonia di premiazione della 47a edizione del Premio “Casentino” organizzato dal Centro Culturale di Lettere, Arti Economia “Fonte Aretusa” che ogni anno celebra prestigiosi personaggi della cultura italiana. Nell’occasione, il Premio d’Onore per l’Economia è stato assegnato al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Giorgio Calcagnini, con la motivazione che tra l’altro afferma:

“Studioso noto ed apprezzato nell’accademia italiana e internazionale, Giorgio Calcagnini ha offerto contributi importanti nell’ambito delle Scienze Economiche, studiando il ruolo delle imperfezioni dei mercati nelle scelte di famiglie e imprese e gli effetti di tali imperfezioni sugli interventi della politica economica; le sue ricerche, in ambito micro e macroeconomico, sia di natura teorica che empirica, hanno affrontato gli ampi temi della regolamentazione dei mercati, siano essi del lavoro, dei prodotti o finanziari; quelli della dinamica della produttività e del progresso tecnologico, del trasferimento tecnologico e della conoscenza.

Durante la sua attività di studio e ricerca Giorgio Calcagnini ha sviluppato un’ampia produzione scientifica pubblicata su volumi curati da importanti case editrici e articoli scientifici di prestigiose riviste nazionali ed internazionali. Tali pubblicazioni comprendono monografie e libri di livello universitario e articoli in riviste di alto valore scientifico nell’area dell’economia politica e della politica economica, con una particolare attenzione ai temi dell’economia monetaria e bancaria, della finanza e alle relazioni tra i sistemi produttivi locali e internazionali, con le relative implicazioni per le politiche pubbliche.

Tra i suoi interessi di ricerca emergono quelli relativi alle problematiche della produttività, allo sviluppo dei mercati finanziari, all’analisi territoriale, e agli approfondimenti sui temi delle interazioni tra regolamentazione ed efficienza. Si è inoltre interrogato sui processi decisionali del sistema bancario in materia di concessione del credito, ponendo attenzione sulle implicazioni di policy per le strutture economiche complesse. Professore Ordinario di Economia Politica presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, nel 2014 ne è stato nominato Prorettore Vicario, successivamente nel 2020 ne è stato eletto Rettore.

Ha iniziato la sua attività di ricerca come economista a Roma prima presso l’Istituto nazionale per lo studio della Congiuntura (ISCO) poi presso l’Ufficio Studi di Confindustria, intessendo importanti collaborazioni con colleghi economisti come Innocenzo Cipolletta, col quale ancora oggi condivide progetti e analisi.

Il suo profilo internazionale emerge non solo dalla collocazione editoriale delle pubblicazioni, ma anche dai numerosi periodi trascorsi all’estero come visiting scholar, presso la Victoria University of Wellington (NZL) la University of Madison-Wisconsin (USA) dalle affiliazioni a gruppi di ricerca internazionali e alla partecipazione a comitati scientifici di riviste internazionali. È stato inoltre responsabile di numerosi Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale. Giorgio Calcagnini ha inoltre ricoperto importanti ruoli istituzionali: per citarne solo alcuni, dal 2010 al 2020 membro del Consiglio Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, dal 2011 è membro dell’Amministrazione dell’Istituto Adriano Olivetti, Presidente della Cassa di Risparmio di Loreto dal 2012-2014 e membro di diversi consigli di amministrazione.

Giorgio Calcagnini è uno di quei rari casi in cui il rigore nella ricerca la serietà nella didattica e la ponderazione nell’adempiere ai ruoli istituzionali si coniugano con equilibrio in una sola persona. Ha sempre adempiuto ai compiti intrapresi con grande passione e questo suo slancio è divenuto tratto comune dei colleghi e allievi che condividono con lui il senso profondo dell’essere studioso, docente universitario e rappresentante delle istituzioni. Le sue doti intellettuali e morali hanno contribuito allo sviluppo della Scienza Economica e alla formazione di nuove generazioni e di una sempre più matura coscienza dei cittadini italiani”.

 

da: Università di Urbino

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