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Pesaro: è polemica Delle Noci-Cecconi sulla chiusura di Pesaro Studi

L'assessore: "Ripassi la Costituzione e il testo unico degli enti locali"

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Antonello Delle Noci

Cecconi? Forse dovrebbe fare meglio il suo lavoro di parlamentare, ottenendo più risorse per gli atenei a Roma. E la nostra università è quella di Urbino“. Così l’assessore al Bilancio Antonello Delle Noci replica al deputato M5S, intervenuto sulla vicenda Pesaro Studi (“Cosa c’è dietro il taglio? Il Comune ce lo dica“, ndr).

Spiega Delle Noci: “Partiamo dal contesto storico. I contributi a Pesaro Studi, in passato, venivano erogati da Comune, Fondazione Carisp, Camera di Commercio e associazioni di categoria, in anni in cui il decentramento universitario era di moda. Con il tempo, sono venuti meno i contributi di tutti i soci. Anche Fondazione Carisp, per le note difficoltà, ha terminato nel 2014. Così il Comune di Pesaro è rimasto l’unico socio per le spese distaccate, nell’era della fine del decentramento di tutti gli atenei“.

Continua l’assessore: “Nel 2015, nonostante 5 milioni di tagli e due milioni di minori entrate, con il nostro bilancio abbiamo garantito tutti i servizi sociali ed educativi. Siamo il primo Comune nelle Marche e uno dei pochi in Italia a non avere aumentato le tasse, assorbendo sette milioni di euro in meno senza gravare sui cittadini“. Ancora: “Si chiede cosa stiamo facendo sui servizi educativi e sociali? Abbiamo investito 50mila euro per rimodulare al ribasso le tariffe degli asili nido per le fasce medio-basse. Abbiamo confermato il fondo anticrisi con 250mila euro da destinare a nuova occupazione e alle agevolazioni in bolletta per il sostegno delle situazioni familiari più difficili”. Non solo: “Abbiamo investito 150mila euro nelle detrazioni sulla Tasi per i redditi inferiori a 12mila euro. I servizi sociali ed educativi? Garantiti con oltre 15 milioni di euro“.

Secondo l’assessore al Bilancio, “il Comune, con responsabilità, ha indicato, in previsione annuale e triennale, le risorse per il funzionamento di Pesaro Studi, salvaguardando tutti i diritti maturati dagli studenti in corso. Solo l’amministrazione comunale di Pesaro ha continuato a mantenere il contributo, che si somma alle spese di gestione sostenute. E visto che Cecconi fa il parlamentare, forse dovrebbe studiare meglio la Costituzione e il testo unico degli enti locali. Che individuano le priorità educative dei Comuni negli asili e nell’edilizia scolastica“. Delle Noci ribadisce: “Se l’università Carlo Bo, che è orgogliosamente la nostra università, riporta i corsi di Pesaro Studi a Urbino da ottobre, sosterremo l’ateneo con una convenzione di 150mila euro all’anno, in prospettiva decennale. Se i corsi continueranno per un triennio a Pesaro, invece, per altri due anni, fino al 2017, garantiamo un contributo di 400mila euro all’anno per le spese. Lo deciderà l’ateneo, in modo condiviso. E noi siamo a disposizione“.

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