Pesaro: la Guardia di Finanza sequestra altre 1200 opere d’arte
Recuperati monili d’oro ed antichi reperti archeologici
Aveva destato scalpore l’ingente sequestro, effettuato dalla Guardia di Finanza lo scorso 3 novembre, di circa 2000 opere d’arte. Ieri, lunedì 9 novembre, si è aggiunto un altro capitolo a questa vicenda. I finanzieri questa volta hanno rinvenuto altri 1200 oggetti d’arte.
Il materiale confiscato consiste in: statue, antichi monili d’oro, reperti archeologici e sculture attribuite a Aligi Sassu e Giorgio De Chirico. Le opere erano detenute illegalmente dal medesimo imprenditore pesarese, già indagato per ricettazione, ed occultate all’interno della sua azienda. Alcune statue erano accatastate sopra a due soppalchi, mentre i gioielli erano riposti dentro ad una cassaforte.
La Procura della Repubblica di Pesaro intende chiarire completamente l’intricato caso ed ha intrapreso delle accurate indagini. L’imprenditore, comunque, si professa innocente ed afferma di aver acquistato – nel corso di ben 30 anni – le tele e le sculture dagli antiquari che frequentano le fiere itineranti dell’arte e dell’antiquariato.
di Diego Corinaldesi
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