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‘Cena da Galera’ a Mondavio in occasione della Festa del nino

Cibi e piatti “fuorilegge” cucinati e serviti solo per amanti del ”genere”
 
Festa del ninoQuesta cena ha un po’ il carattere provocatorio dell’insorgenza contro certo “dispotismo alimentare”. Per secoli in Italia si sono mangiati “sanguinacci”, “spuntature”, “ciarimboli”, “testicciole” che sono gli esiti di riti e tradizioni sacrificali antichissimi.

 

Nelle immagini dei vecchi calendari, dicembre è illustrato dall’uccisione del Nino e sempre c’è lì una donna pronta a raccogliere con una padella il sangue per i “sanguinacci”. 

Oggi è criminalizzato e sotto accusa tutto il cosiddetto “quinto quarto”, le frattaglie sulle quali si è basato per secoli il consumo di carne delle plebi urbane delle città italiane (Cos’è più Roma senza i “rigatoni a la pajata” e la “coda a la vaccinara”? Cosa avrebbero detto Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Federico Fellini e la nostra Ave Ninchi?).
 
Anche il lardo di Colonnata, quello che mangiava Michelangelo quando andava a scegliere il marmo per la Pietà, ha rischiato di diventare “fuorilegge” perché le vasche di marmo di Carrara non erano “a norma”.

La serata, inoltre, vuole porre l’accento sul valore nutritivo di tutte le varie parti del maiale, di cui si diceva: “non si butta via nulla”, contribuendo così all’educazione al gusto, alla parsimonia, al buon senso in un contesto sociale e culturale dove domina lo spreco delle risorse, non solo quelle alimentari, ed il coerente smarrimento della memoria e dell’identità.

Per iniziare: Coppa di testa, Migliaccio al formaggio, Frittatina di cervello, Crescia con grascielli. Per ripulire il palato: Fettine di arance. Nel bel mezzo: Polenta di farine gialle con coratella di maiale, Maccheron senz ‘ov con ragu’ di maiale. A seguire: Salsiccia in padella con olive nere, Fegatelli e costine alla brace, Insalata verde con finocchi. Dolce finale: Cresciarelle, castagnoli, ci cerchiata. A chiudere: Caffé  d’orzo con anisetta. Vini dalla cantina Terracruda

La cena è sevita presso il Ristorante La palomba di Mondavio- prenotazione obbligatoria-0721/97105; 0721/97105. Costo 30euro.

I presidenti delle Provincie Marchigiane sul palco per raccontare a parole e con i fatti il loro legame con la tradizione del fare la “pista”. Durante la lavorazione del maiale saranno intervistati dal giornalista Carlo Cambi.

www.ionino.itwww.festadelnino.org

da Marco Spadola

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Giovedì 13 gennaio, 2011 
alle ore 8:30
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