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Donne vittime di reati in famiglia: attivati dalla Polizia di Fano tre “codici rossi”

Le accuse vanno dai maltrattamenti, alla persecuzione, a lesioni personali, tentata rapina ed estorsione

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Violenza di genere, violenza sulle donne

Il Commissariato della Polizia di Stato di Fano ha attivato la procedura di “codice rosso” a carico di due uomini e una donna.

Le accuse imputate al primo soggetto vanno dal reato di maltrattamento verso familiari a atti persecutori ai danni della convivente. Mentre per l’altro uomo la denuncia ha riguardato il reato di lesioni personali aggravate verso la propria madre. Infine, la donna, dovrà rispondere di tentata rapina e estorsione continua ai danni dell’anziana nonna.

Il primo caso è stato seguito dagli agenti dell’ufficio Anticrimine del Commissariato di Fano, i quali hanno constatato i continui maltrattamenti fisici e psicologici subiti dall’ex convivente dell’uomo e perpetuati da circa due anni. Il soggetto, spinto da un estrema gelosia, controllava assiduamente gli spostamenti ed il telefono della donna, reagendo poi con minacce ed insulti rivolti anche al figlio della compagna.

Nonostante una prima misura di allontanamento e divieto di avvicinamento alle due vittime, l’uomo ha continuato a pedinare la donna, con costanti appostamenti anche sul posto di lavoro. A seguito di ciò, il soggetto è stato messo agli arresti domiciliari e successivamente condannato a due anni e sei mesi di reclusione nell’istituto penitenziario di Villa Fastiggi.

La seconda denuncia attivata con “codice rosso” è stata sporta da una donna, a seguito del comportamento violento del figlio. Il soggetto, stordito dai fumi dell’alcool, avrebbe picchiato la madre mentre dormiva, la quale è riuscita poi a scappare e rifugiarsi da un vicino. La pattuglia giunta sul posto ha trovato la donna ferita e gravemente scossa, ed è stata accompagnata al Pronto Soccorso e successivamente trasferita in una struttura di accoglienza sicura. Per l’uomo è stata invece emessa un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare e della madre.

L’ultima denuncia emessa è a carico di una donna tossicodipendente, accusata dalla anziana nonna di continui maltrattamenti e richieste di denaro. In uno specifico episodio, la signora racconta di essere stata invitata dalla nipote, con una scusa, in una zona periferica di Fano e durante l’incontro la giovane, in preda ad una crisi d’astinenza, ha tentanto di scippare la borsa della nonna.

La donna è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per i reati di tentata rapina ed estorsione continuata, con il conseguente divieto di avvicinamento alla nonna.

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