Omicidio di Gradara, almeno sette le coltellate inferte a Natalia Kyrychok
Rimane recluso nel carcere di Villa Fastiggi l'autore dell'omicidio, l'80enne Vito Cangini
Emergono nuovi elementi a seguito dell’autopsia condotta martedì 28 dicembre sul corpo di Natalia Kyrychok, la 61enne di origini ucraine uccisa a coltellate a Gradara dal marito, l’80enne Vito Cangini.
Gli accertamenti in questione hanno evidenziato come l’anziano abbia inferto almeno sette coltellate alla moglie, di cui una, al cuore, si sarebbe rivelata fatale. Dalla posizione delle ferite, presenti sugli arti, sulla schiena e sul busto della vittima, si intuirebbe che la donna abbia provato disperatamente a difendersi dalla furia del marito.
Continuano intanto gli interrogatori a carico di Cangini, detenuto nel carcere pesarese di Villa Fastiggi con l’accusa di omicidio volontario. L’uomo si sarebbe contraddetto in alcuni passaggi, relativi ad esempio al momento in cui ha preso in mano l’arma del delitto, un coltello da cucina.
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