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Fn: in catene contro la chiusura dell’ospedale di Fossombrone

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In catene davanti all'ospedale di FossombroneAlcuni militanti forzanovisti hanno effettuato un blitz presso l’Ospedale Civile di Fossombrone per manifestare contro la determina 240 dell’Asur che prevede la chiusura del pronto soccorso e il declassamento dell’intera struttura a semplice presidio territoriale.
 

Alcuni attivisti del movimento si sono incatenati all’ingresso dell’ ospedale mentre altri hanno srotolato uno striscione recante la scritta “basta con la salute S.P.A., il Civile non si chiude!” e distribuito volantini all’interno e all’ esterno della struttura per sensibilizzare personale ospedaliero e comuni cittadini.

”Siamo qui per gridare il nostro deciso no all’ennesima ingiustizia a danno dei cittadini” afferma Marco Consalvo, uno degli attivisti in catene ”vogliono chiudere il Pronto Soccorso di Fossombrone lasciando attivo solo un servizio POTES per il trasferimento ad altre strutture attrezzate come Fano o Urbino, questo rappresenta un rischio inaccettabile per le emergenze visto che i soccorsi si troveranno a dovere affrontare decine di chilometri con grave perdita di tempo prezioso che può significare vita o morte.
 
Il presidio di Fossombrone è irrinunciabile per tutti gli abitanti del territorio della media vallata del Metauro, eliminarlo significherà congestionare ulteriormente il pronto soccorso di Fano che è già in condizioni limite. Nel documento Asur sono contenuti freddi diagrammi e conti degni delle migliori aziende quotate in borsa, e termini assurdi come “produzione ricoveri ospedalieri” come se non si stesse parlando di persone che si trovano in condizioni di sofferenza ”.

Dal punto di vista politico Davide Ditommaso, responsabile provinciale di Forza Nuova attacca sia il governo che la Regione, non risparmiando frecciate agli esponenti locali della Lega Nord “Ci troviamo di fronte al solito rimpallo di responsabilità, il governo taglia 80 milioni di euro alla Regione e la Regione taglia servizi fondamentali ai cittadini senza troppi patemi.

Quello che sta succedendo è stato già scritto diverso tempo fa con il patto di stabilità 2010 e con quello per la salute 2010-2012. Le prese di posizione di questi giorni a difesa degli ospedali di Cagli e Fossombrone dei leghisti Zaffini e Briscolini hanno un sapore strettamente propagandistico e demagogico, quello che avviene oggi altro non è che l’ anticipazione di ciò che ci attende con il federalismo fiscale (menzionato a pagina 31 della determina Asur), ovvero tagli ai servizi essenziali e nuovi balzelli a seconda dell’ estro degli amministratori locali, anche in presenza di conti in ordine come quelli della nostra regione.
 
Da parte nostra di fronte all’immobilismo dei partiti locali di destra e di sinistra inizieremo una raccolta firme per bloccare l’ attuazione della delibera 240 e salvare tutti gli ospedali della nostra provincia.”

da Forza Nuova (Pesaro-Urbino)

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Mercoledì 27 aprile, 2011 
alle ore 20:33
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