Fano, la nuova ZTL non piace ai ciclisti: “Si favorisce l’uso dell’auto”
Mercoledì 12 dicembre 2012 abbiamo partecipato con altri cittadini ed associazioni, alla presentazione della nuova ZTL, in Comune, a Fano. Condividendo le preoccupazioni espresse da molti dei partecipanti, ci sentiamo di intervenire su alcuni aspetti legati alla viabilità ciclopedonale. Così come è stato presentato, il piano è a misura di auto. Niente di più si sarebbe detto se non fossimo intervenuti noi a chiedere informazioni in merito alla viabilità ‘leggera’.
Da associazione che promuove la mobilità ciclopedonale, i principali elementi su cui ci sentiamo di intervenire, sono stati i seguenti:
– le biciclette, da veicoli che sono, dovranno seguire lo stesso senso di marcia imposto alle auto;
– il parere del Ministero per consentire il ‘contromano’ è applicabile solo all’interno della ZTL e quindi solo nel centro storico. Purtroppo però, in centro non ci sarebbero vie coi requisiti per l’applicazione.
– il cartello di divieto di accesso tranne biciclette che si trova in via Arco d’Augusto, che oggi permette ai ciclisti di uscire legalmente dal centro storico (potenziale recepimento del parere del Ministero), non è valido in quanto residuo della precedente gestione e non ancora tolto;
– apertura dell’incrocio tra via Nolfi e via Arco d’Augusto;
– apertura al traffico di via Cavour;
– insufficienza di interventi formativi all’utenza.
Intanto dobbiamo evidenziare che il piano non incentiva gli spostamenti in bicicletta, costringendo i ciclisti a percorrere inutili giri pindarici per spostarsi di cento metri. In questo modo, a rigore di logica e di codice della strada, si scoraggia l’uso della bicicletta, favorendo paradossalmente gli spostamenti con l’automobile, l’inquinamento ed aumentando il pericolo perfino dei pedoni.
Ci lascia perplessi anche l’interpretazione ‘da azzeccagarbugli’ del parere del Ministero sui doppi sensi limitati alle biciclette. In effetti la risposta del ministero dice solo che le ZTL e le zone 30 sono confacenti alle tipologie di strade in cui si può attivare il tipo di segnaletica che possa permettere alle bici di circolare controsenso. Non che sono le uniche strade in cui si possa fare!
Invitiamo chiunque a documentarsi: nell’area tecnica di fiab-onlus.it è possibile reperire il parere, lo scambio di comunicazioni col Ministero ed anche utili esempi di applicazioni del parere.
Certo è che, le amministrazioni che riterranno utile applicare il parere lo faranno anche non trovando pareri normativi totalmente favorevoli (vedi Pisa che dalla settimana scorsa si è adeguata, o la stessa Fano negli anni ’90).
Invece, le amministrazioni che non lo vogliono fare, troveranno sempre appigli normativi che, a loro dire, lo impediscono, facendo leva sulla giungla normativa che emerge da CdS, regolamenti, pareri ed osservazioni varie… un mare di regole in cui, chi vuole, trova facilmente il cavillo che gli impedisce di fare quello che non vuole fare.
Un commerciante ha definito ‘ipocrita’ la nuova ZTL, perchè l’abilitazione del traffico su via Cavour genera automaticamente parcheggio selvaggio fuori dagli appositi spazi, su cui i vigili non interverranno. Data l’eccessiva complessità dello schema proposto ci aspettiamo che allo stesso modo, i vigili ‘chiuderanno un occhio’ anche su tutte le infrazioni al CdS dei ciclisti.
Noi non possiamo tollerare questo modo di fare: da un lato, facendo infrazione, in caso di incidente gli avvocati difensori non avrebbero elementi per la difesa; dall’altro lato, è antieducativo, soprattutto nel caso degli studenti, che cresceranno passando in bicicletta sui marciapiedi, infrangendo i divieti e non rispettando le regole.
Chiediamo quindi di fare in modo che le regole vengano applicate in maniera coerente e che favoriscano la mobilità sostenibile rispetto a quella a motore, soprattutto in centro, che è una zona di rispetto. Altre città hanno ‘osato’ pedonalizzare con successo.
Sull’apertura dell’incrocio tra via Nolfi e via Arco d’Augusto, ci sentiamo di dissentire anche per motivi di sicurezza. L’incrocio in questione quest’anno è stato teatro di diversi incidenti dove ciclisti hanno impattato con le automobili. Con una regolamentazione degli accessi a fasce orarie (fuori dagli orari di ingresso/uscita delle scuole), si genera confusione nell’utenza, soprattutto nelle fasce più deboli, quelle che il CdS non lo conoscono e che difficilmente leggeranno ed interpreteranno la segnaletica in maniera corretta ogni volta.
Ultimo assurdo, l’apertura di via Cavour a tutti: un percorso automobilistico che taglia parte del centro storico a senso unico, dove ancora una volta non potranno passare legalmente biciclette in direzione sud.
Si è anche parlato di interventi formativi alle scolaresche: questi interventi non possono essere fatti una tantum quando interviene il Questore! Occorre costanza nella formazione, soprattutto se si decide di non apportare variazioni alla ZTL proposta. Occorre monitorare l’efficacia degli interventi misurando cosa succede sulle strade, cosa che non stiamo facendo.
Non basta mettersi a posto la coscienza con una foto di gruppo di autorità e bimbi col casco, o un servizio televisivo che riprende la nonnina in bicicletta fermata dall’esercito mentre transita sulla passeggiata del Lido.
Vogliamo vivere la nostra città in bicicletta legalmente. E’ per questo che noi non approviamo il progetto di ZTL così come ci è stato proposto.
da FOR-BICI
associazione aderente alla F.I.A.B. (Federazione Amici della Bicicletta – www.fiab-onlus.it)
forbici.fano@gmail.com
forbicifano.blogspot.it
fb: Forbici Fano
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