Medin Music: il festival si chiude giovedì 12 maggio a Urbino

Ad introdurre i lavori sarà il professor Giuseppe Giliberti, delegato del Rettore per i rapporti internazionali. La prima sessione è coordinata da Massimo Baldacci, prorettore alla didattica. Fra gli interventi previsti, dopo i saluti delle autorità e di Joseph Mifsud presidente EMUNI, quelli di Buket Akkoyunlu, preside di Scienze dell’Educazione all’Università Hacettepe di Ankara sul tema La formazione permanente in Turchia, e di Luigia Melillo presidente Centro LifeLong Learning dell’Orientale di Napoli su La formazione permanente in Italia.
Alle ore 15 seconda sessione con il workshop coordinato da Alessia Morani assessore alla pubblica istruzione e alla cooperazione internazionale della Provincia di Pesaro e Urbino su Valorizzazione, conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico, con la costituzione di un gruppo di lavoro dell’EMUNI per la formazione permanente sulla valorizzazione del patrimonio culturale nel Mediterraneo.
Previsti gli interventi di Luigia Melillo, di Laura Baratin, coordinatore dei corsi di conservazione e restauro dei beni storico-artistici dell’ Università di Urbino, di Maria D’Ambrosio responsabile Orientamento Post-Laurea dell’ Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, di Giancarlo Fatigati direttore dei Laboratori di restauro dello stesso ateneo, di Claudio Andreani responsabile della programmazione, gestione e controllo FSE della Provincia di Pesaro Urbino, di Lucia Pretelli assessore al turismo e alle pari opportunità del Comune e di Massimo Fortini direttore dell’ERSU.
Chiusura di giornata – e di rassegna – alle 21 al Teatro Sanzio, con la terza replica di Medin music, viaggio in musica tra le Marche e la Turchia: gli archi della FORM diretti da Roberto Molinelli (anche alla viola) e i solisti Giovanni Seneca (chitarra), Alessandro Culiani (violoncello), Ceyda Pirali (pianoforte) Onur Nak (kanun), Hüseyin Pulant (clarinetto) e Cevat Akbulut (percussioni) propongono un programma che va dal “Concerto per archi” di Nino Rota alla rivistazioni di brani tradizionali turchi fino a musiche originali di Molinelli, Seneca e Pirali, compositori che, pur di differente formazione e provenienza, hanno in comune una ricerca fra classicismo e modernità in un affascinante itinerario poetico alla ricerca dell’anima popolare della musica. Particolarmente interessante la combinazione fra le sonorità tipiche della tradizione occidentale e quelle della tradizione turca che danno vita ad un vero e proprio ponte musicale tra le due culture.
Prenotazioni e biglietti per i concerti e informazioni sugli appuntamenti: AMAT 071/2072439 – 071/2075326. Su web www.amatmarche.net e www.adriaticomediterraneo.eu
da Luca Celidoni
per l’AMAT
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