Riapre la caccia al cinghiale: appello al presidente Ricci

Nella provincia di Pesaro e Urbino è già successo e si è trattato sempre di cacciatori, ma più volte è stata sfiorata anche la morte di persone comuni del tutto estranee a questo truce divertimento: solo negli ultimi anni a Isola del Piano un pallettone ha sfondato un’auto parcheggiata in paese e a San Lazzaro di Fossombrone un altro pallettone è entrato in una casa conficcandosi nel soffitto.
E’ stato chiesto al Presidente Ricci di prevedere nella pianificazione di questa attività una più ampia fascia di rispetto (almeno un km in linea d’aria) dai paesi, dalle case abitate e dai luoghi dove si svolge attività ludica o didattica, ma a quanto pare com’è triste tradizione, bisogna probabilmente aspettare la tragedia.
Non si vuole con ciò mettere in dubbio la necessità di controllare la popolazione di questo ungulato, consci del fatto che i danni che produce all’agricoltura sono notevoli: da questo punto di vista occorre tuttavia ricordare che i cacciatori di cinghiale hanno tutto l’interesse che il cinghiale ci sia e che sia numeroso.
Non sono quindi i cacciatori la soluzione del problema, avendo per altro loro stessi introdotto questa razza così prolifica e di così grosse dimensioni: la decisione di mantenere il sistema delle zone assegnate sempre alle stesse squadre mette queste ultime nella possibilità di compiere nuove illegali introduzioni (e di alimentarle come fosse un allevamento) nel caso in cui volessero aumentare il numero di capi da cacciare e uccidere.
Ci sono inoltre da rispettare habitat delicati, dove la braccata pone a rischio specie di interesse conservazionistico: in quei settori che sono più che altro montani e privi di coltivazioni agricole dovrebbe essere consentita solo la forma di caccia individuale o in girata.
Invece, al posto di nuovi urgenti limiti, il Presidente Ricci pare percorrere ancora una volta le orme del suo predecessore e ai cinghialai ha fatto un bel regalo: anche se il calendario venatorio riporta come giorni di caccia al cinghiale il mercoledì, il sabato e la domenica, il giorno di apertura è in via straordinaria il lunedì, in modo da coincidere con il giorno di festa. Grazie tante.
dall’associazione ‘Lupus in Fabula’
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