Al Teatro Rossini di Pesaro approdano gli Area
Secondo appuntamento di ‘Jazz ‘in provincia’ con la reunion di una delle band storiche degli anni ’70
Si terrà domenica 10 aprile il secondo appuntamento di ‘Jazz ‘in provincia’, la rassegna itinerante nei teatri storici della provincia. Sul palco del Teatro Rossini (alle ore18:15), in collaborazione con l’Assessorato alle politiche e valorizzazione dei beni storici e artistici della Provincia di Pesaro Urbino, e Assessorato alla Cultura del Comune di Pesaro, il Fano Jazz Network propone: Area “Reunion”, un nuovo progetto che rivede assieme tre dei componenti storici del celebre gruppo italiano: Patrizio Fariselli (pianoforte e tastiere), Paolo Tofani (chitarra), e Ares Tavolazzi (contrabbasso e basso elettrico).
Con loro ci sarà anche Walter Paoli (batteria) per dar vita ad una performance che ripercorrerà l’attività musicale di uno dei gruppi italiani che, con le sue scelte musicale (e politiche) ha segnato indelebilmente le vicende musicali degli anni Settanta.
Gli Area sono rimasti nell’immaginario collettivo come uno dei gruppi che ha rappresentato meglio la perfetta sintesi tra ricerca, impegno e contaminazioni. Ed oggi sono di nuovo insieme per riassaporare uno spirito di avventura che per tanto tempo li ha tenuti uniti ed anche per ricordare chi oggi non è più tra loro: Demetrio Stratos e Giulio Capiozzo. Anche se oggi mancano – nel cuore e nella musica - la voce di Stratos e la batteria di Capiozzo, gli Area intendono comunque portare sul palcoscenico tutto il proprio percorso artistico e umano, senza tuttavia lasciarsi andare alla nostalgia.
Non a caso il materiale di questo concerto è costituito da rimandi al glorioso passato del gruppo (“Luglio, Agosto, Settembre (nero)”, “Gioia e Rivoluzione”, “La mela di Odessa”) e da nuove composizioni che attestano l’attualità di una musica che da sempre non conosce barriere fra stili e linguaggi.
Dopo varie date in altre regioni, il Reunion Tour degli Area approda al Teatro Rossini di Pesaro dopo un’altra data nella nostra regione. Il concerto è organizzato nell’ambito del circuito di Marche Jazz Network. Per informazioni ed acquisto biglietti: tel. 0721/803043. In maggio gli Area si recheranno in Giappone assieme a Mauro Pagani per due concerti in programma al Club Città di Tokyo l’8 e il 9.
Alcuni cenni storici: costituiti nel 1972, gli Area si imposero subito per la particolarità della propria proposta musicale, nel segno di un’autentica, audace fusione fra rock, jazz, sperimentazioni sonore, echi mediterranei e orientali e altro ancora. Degli anni Settanta gli Area rimangono uno dei gruppi simbolo, specchio della vitalità culturale e sociale del periodo. La prima formazione del gruppo comprendeva Demetrio Stratos (voce, organo, steel drums), Victor Edouard Busnello ai fiati, Patrick Djivas al basso, Gaetano Leandro alle tastiere, Johnny Lambizi alla chitarra e Giulio Capiozzo alla batteria. Poco prima delle registrazioni del primo album, “Arbeit Macht Frei”, la formazione mutò con l’entrata di Paolo Tofani e Patrizio Fariselli in sostituzione di Lambizi e Leandro. Agli Area si unirono anche Gianni Sassi e Sergio Albergoni, in arte Frankenstein, rispettivamente con il compito di curarne l’immagine e di scrivere i testi delle canzoni, caratterizzati da un forte allegorismo, soprattutto in chiave socio-politica.
Dopo “Arbeit Macht Frei” (1973), passato alla storia come uno dei dischi seminali del rock italiano più innovativo, Djivas lasciò gli Area per entrare nella PFM: il suo posto venne preso da Ares Tavolazzi. Se ne andò anche Busnello. Assestato l’organico, gli Area proseguirono speditamente il proprio cammino tenendo numerosissimi concerti, anche all’estero, e incidendo altri album importanti quali “Caution Radiation Area” (1974), “Crac!” (1975) e “Maledetti” (1976), testimoni di una costante evoluzione artistica sempre più protesa verso la sperimentazione. A questo proposito è da ricordare la personale ricerca di Demetrio Stratos sulla voce, intesa come vero e proprio strumento dalle pressoché infinite possibilità.
Dopo l’incisione di “Maledetti”, gli Area conobbero un periodo di riflessione che avrebbe progressivamente portato allo sfaldamento del gruppo. Il 13 giugno del 1979, poco dopo aver abbandonato ufficialmente i compagni di tante avventure, Demetrio Stratos si spense, stroncato a soli 34 anni da una malattia incurabile. Un concerto organizzato all’Arena di Milano per aiutarlo a sostenere le cure mediche si trasformò in un omaggio corale ad un artista coraggioso, unico.
La fondamentale esperienza degli Area sarebbe quindi confluita in altri gruppi che ne ripresero l’intestazione e cercarono di mantenerne lo spirito. Nel 1993 Fariselli, Tavolazzi e Capiozzo si ritrovarono per un concerto dedicato a Gianni Sassi, da poco scomparso. La morte nel 2000 di Giulio Capiozzo fu un altro duro colpo per chi continuava a nutrirsi dei dischi degli Area, la cui memoria e influenza ha resistito all’incedere del tempo al pari di quella di pochi altri gruppi (italiani e stranieri) degli anni Settanta. Il segreto di questa straordinaria longevità sta nell’originalità di una musica che è riuscita per davvero a superare le barriere fra i diversi generi musicali, dando anche voce alle urgenze espressive e agli ideali di una intera generazione.
da Fano Jazz Network
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